Sono ore frenetiche quelle che separano la macchina organizzativa del meeting di Rimini dall’apertura dei padiglioni della fiera agli oltre 800 mila visitatori previsti. I grandi numeri delle edizioni trascorse parlano di 20 nazionalità presenti, 130 incontri, 250 relatori, 8 mostre, 35 spettacoli, 10 eventi sportivi, 170 mila metri quadri allestiti, 1000 operatori dell’informazione accreditati, oltre 200 partner e sponsor.

Anche il numero dei volontari di Cl è notevole: se quelli del preemeting erano 640, quelli al lavoro nella settimana dal 21 al 27 agosto saranno 3200.

Arrivano dall’Italia e da ogni parte del mondo. Gli stranieri provengono soprattutto dall’Europa e dal Sudamerica, ma non mancano rappresentanti del continente africano. Organizzano, allestiscono, gestiscono e smontano il Meeting, mettono a disposizione competenze, impiegano le loro ferie e nonostante ciò devono pagarsi anche il viaggio e le spese di vitto e alloggio.

In tempi di crisi economica questo rappresenta per Cl “la bellezza di uomini che gratuitamente si spendono per fare esperienza della verità e renderle testimonianza”.

La testimonianza che gli organizzatori del meeting richiedono è da declinarsi nel possesso di alcune abilità necessarie al funzionamento della kermesse: CL cerca elettricisti, mulettisti, cassieri, fotografi e volontari in grado di usare programmi di videoscrittura, di parlare le lingue e guidare un mezzo che richiede la patente C.

Per dare ai volontari una più precisa collocazione è stata costituita l’associazione Freedom, un’associazione di promozione sociale alla quale i volontari, aderendo al meeting, vengono automaticamente iscritti. In questo modo viene garantita loro la copertura assicurativa per infortuni e responsabilità civile, oltre a consentire una maggior chiarezza nel rapporto con l’ispettorato del lavoro e l’Inail.

Due mesi prima dell’inizio del meeting i volontari devono consegnare la “scheda iscrizione adulti” al responsabile meeting della loro regione unitamente a una quota di iscrizione di 10 euro, che comprende la quota associativa annuale all’associazione Freedom. Nel caso in cui il volontario non possa più prendere parte al meeting perde la quota versata, a meno che non dia formale disdetta entro il 30 luglio.

Due sono le opzioni di soggiorno possibili per chi non voglia prenotare un albergo completamente a proprie spese, cioè al di fuori delle convenzioni stipulate dalla fondazione ciellina. La prima, la cui organizzazione tecnica è curata da Italcamel travel agency e Adriacongrex, comprende vitto, alloggio e iscrizione. Per un alloggio in pensione da 1 o 2 stelle, in camere da 3-4 letti si spendono 145 euro o 110, a seconda di quanti pasti si vogliono consumare in fiera. La seconda opzione contempla solo vitto e iscrizione: 75 o 45 euro.

Nella scheda di iscrizione, a scanso di equivoci, è ribadito chiaramente il concetto della gratuità: “Il lavoro volontario è totalmente gratuito” e deve essere “continuativo” durante tutta la settimana del meeting.

Bellezza, verità, certezza, realtà sono le parole che gli organizzatori del meeting di Rimini usano per descrivere il maxi-evento. Per ora bisognerebbe parlare anche di lavoro, tanto e gratis.

Articolo Precedente

Come Comunione e liberazione è entrata (e comanda) nelle Coop rosse

next
Articolo Successivo

Raffica di multe il giorno dello sciopero

next