Partono le navi verso l’estero. Cariche di monnezza. Dopo gli annunci arriva l’ok dell’Olanda, che accoglierà 248 mila tonnellate di rifiuti prodotti da Napoli e provincia. Una boccata di ossigeno per un sistema di gestione, quello campano, che manca di impianti intermedi, finali e di una raccolta differenziata a norma di legge (il 65% entro dicembre 2012). La giunta De Magistris, che ha promesso una raccolta differenziata al 70% in sei mesi dall’avvio del progetto, ha approvato una delibera che contiene i dettagli dell’operazione.

L’accordo con il paese straniero nasce da un’intesa istituzionale tra due soggetti che hanno sottoscritto un protocollo di intesa: il comune, guidato da Luigi De Magistris e la provincia, retta da Luigi Cesaro (Pdl). Le rispettive società, Asia e Sapna, daranno vita ad un consorzio che dovrà occuparsi delle procedure per avviare lo smaltimento dei rifiuti all’estero, ‘preferibilmente via mare’. La delibera stabilisce che il consorzio “avrà una durata di due anni dalla costituzione e si avvarrà di organi snelli (assemblea dei consorziati, consiglio direttivo, presidente del consiglio direttivo) e senza aggravio di costi”. Le intese preliminari, sottoscritte da Asia, con le società del paese del Nord Europa diventeranno operative dopo la nascita del consorzio. La delibera fissa i tempi: i rifiuti emigreranno almeno per 24 mesi. L’Asia ha, infatti, sottoscritto un primo accordo “per una quantità massima di rifiuti di 48mila tonnellate a partire dal prossimo mese di settembre e fino al mese di marzo 2012”. Il secondo, invece, “con il consorzio costituito dalle società pubbliche di diverse città olandesi per una quantità di rifiuti pari a 200mila tonnellate e per una durata di 24 mesi”.

Restano alcuni nodi da sciogliere. Il primo relativo alla società che si occuperà materialmente del trasporto dei rifiuti imballati dal sito di stoccaggio e anche del caricamento del pattume sulle navi. Nella delibera si precisa che il nascente consorzio provincia-comune sottoscriverà il contratto in tempi brevissimi con la società aggiudicataria, ma se questo non dovesse accadere sarà lo stesso consorzio, previa autorizzazione, a svolgere le mansioni di caricamento del pattume sulle navi. Il secondo è quello della modalità e dei costi. Quella delle navi è un’idea lanciata in campagna elettorale da Gianni Lettieri, candidato del Pdl alla guida del Comune, oggi viene realizzata dalla giunta De Magistris, ma con altre finalità. Il vicesindaco e assessore all’Ambiente Tommaso Sodano ha spiegato che l’operazione serve in una fase di transizione, con l’obiettivo di realizzare la differenziata porta a porta in tutta la città, come stabilito dalla prima delibera di giunta, e non è certo finalizzata alla costruzione di inceneritori. Il sindaco De Magistris ha ribadito che il costo del trasporto all’estero dovrebbe essere inferiore a quello degli attuali conferimenti. “Il trasporto estero dei rifiuti – ha chiarito De Magistris – si svolgerà secondo i principi di trasparenza e pubblicità degli accordi che, anche economicamente, sono stati raggiunti con i soggetti esteri interessati”. Il terzo problema è quello relativo ai tempi, l’inizio dei viaggi è previsto per settembre, ma bisogna avviare il consorzio, installare il sito di stoccaggio e individuare l’impresa che caricherà i rifiuti nella nave. Una corsa contro il tempo per avviare e realizzare il cambiamento annunciato.

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