Esistono elementi di prova per definire la P4 come un’associazione a delinquere. Lo sostiene il Tribunale del riesame di Napoli, che ha depositato un’ordinanza che accoglie la richiesta dei pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio, relativa proprio alla sussistenza del reato associativo. Ipotesi che era stata esclusa dal gip al momento della firma delle ordinanze di custodia cautelare. Il provvedimento riguarda, tra gli altri, l’uomo d’affari Luigi Bisignani, attualmente agli arresti domiciliari, e il deputato del Pdl Alfonso Papa che è detenuto nel carcere di Poggioreale. I difensori degli indagati hanno annunciato ricorso in Cassazione.

L’ordinanza del Riesame dispone, come richiesto dai pm, la detenzione in carcere per gli indagati. Papa è già detenuto per gli altri reati contestati nella medesima inchiesta, Bisignani si trova agli arresti domiciliari, mentre il carabiniere Enrico La Monica è latitante in Africa. Per quanto riguarda Bisignani, l’esecuzione della nuova misura è sospesa fino al pronunciamento della Cassazione. Per Papa, invece, se il provvedimento del Riesame dovesse essere confermato, si renderebbe necessaria una nuova votazione del Parlamento, che già nelle scorse settimane ha concesso l’autorizzazione al suo arresto.

La notizia è stata accolta con soddisfazione dal procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore: “Tutta la tesi accusatoria ha trovato accoglimento attraverso la decisione del Riesame – ha affermato all’agenzia Ansa – che ha ritenuto fondato il nostro appello”.

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“Il nuovo codice antimafia fa regali ai boss
Ora sono a rischio le confische dei beni”

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