”Le pensioni dei lavoratori non si toccano”: è il titolo di prima pagina del quotidiano leghista La Padania che intima così l’altolà del Carroccio alla vigilia degli incontri del governo con le parti sociali per individuare le misure anticrisi. Nel sommario le parole del ministro Umberto Bossi che dopo l’incontro con Tremonti “rassicura: Finché c’è la Lega non si mettono in discussione i diritti della nostra gentè”. E ancora: “La stabilità non sacrifichi Padania e fasce deboli”.

L’altolà arriva il giorno in cui Silvio Berlusconi si sente rassicurato dai mercati e convinto quindi di poter evitare interventi drastici. Rasserenato per la tenuta di Piazza Affari, persuaso della necessità di rispettare gli impegni presi in Europa sul pareggio di bilancio, ma senza rinnegare i suoi cavalli di battaglia, a cominciare dalla assoluta contrarietà alla patrimoniale, e determinato a gestire lui in prima persona la crisi, senza lasciare che Giulio Tremonti si riprenda quella libertà di manovra che tanti malumori aveva creato nel governo. Con questo spirito il premier si appresta a rientrare a Roma, in tempo per partecipare all’incontro con le parti sociali. Comunicazioni ufficiali non ce ne sono, ma diverse fonti governative danno per “più che probabile” la sua presenza. Sembra che il pressing di numerosi ministri, timorosi dell’attivismo del titolare del Tesoro, alla fine sia stato premiato. Tremonti ieri ha partecipato al mini vertice con Roberto Calderoli e Bossi a Gemonio, a casa del leader leghista. E la presa di posizione del senatùr sembra essere frutto dell’incontro di martedì.

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