C’è qualcosa di bizzarro nell’apparentamento Beky Bay di Bellaria Igea Marina e Cristina D’Avena. La regina delle sigle dei cartoni animati atterrerà sabato 6 agosto alle 21e30 sulla piattaforma fronte mare di uno dei più monumentali oggetti del divertimento made in Romagna.

Curioso che tra uno schiuma party e un concorso di fanciulle in costume da bagno, riecheggino le note dei Puffi o Kiss me Licia. I signori del Beky Bay ne sanno una più del diavolo. Dopo aver ormeggiato quintali di sedie, sdrai, capanne stile Seychelles in riva al mare, il locale rivierasco offre perfino uno spazio per la musica dal vivo e per parecchi dj set (il Beky Bay ha la licenza comunale per rimanere aperto fino alle 4 del mattino) da ascoltare e ballare nel weekend.

Il palco è un po’ quello delle tombole o del tappo proveniente dalle Feste dell’Unità, ma si sa che d’estate ogni cosa che tocca un imprenditore romagnolo diventa oro. Ecco quindi la quarantacinquenne cantante bolognese immergersi nella folla del sabato sera sulla spiaggia, scansando litri di mojito e quintali di colante squacquerone.

Si accettano scommesse sulla scaletta. Apertura con John e Solfamì o con Pollon combinaguai? Il tulipano nero sarà previsto? Georgie che corre felice sui prati e Là sui monti con Annette no? Cristina D’Avena è un jukebox vivente di ritornelli anni ottanta, di figurativismo audiovisivo del Biscione, di modulazione sonora monocorde e per questo riconoscibilissima, ma dal vivo qualcuno l’ha mai sentita cantare?

Probabile che l’area palco del Beky Bay verrà invasa da basi preregistrate, con il beneplacito di un pubblico sicuramente under 30 che di Cristina D’Avena conoscerà si e no gli echi di qualche karaoke o di strofe da Zecchino d’Oro. Senza esagerare, ma la D’Avena è una sorta di prototipo musical/televisivo di difficile ripetizione. Legata indissolubilmente al mondo e alla cultura di Canale 5 (attenzione, al massimo di Italia 1 ma in tempi recentissimi), come all’intramontabile autore di jingle Augusto Martelli (autore dell’inno di Forza Italia), la cantante bolognese nasce, si sviluppa e vive dentro al piccolo schermo. Immaginarsela fuori, su un palco a cantare, è come incontrare Elisabetta Canalis sul tram: “è libero quel posto? Grazie”

Infine, ciò che affascina di questo raduno camp che solo in Romagna poteva avvenire, è proprio l’accostamento dei contrari, questo ammansire la folla che appena dopo il ritornello di Siamo fatti così si scatenerà al ritmo di una techno marittima che non lascerà scampo.

Siamo comunque tutti invitati al Beky Bay. Se l’esperimento fallisce, ci si può sempre gettare in acqua e fare il bagno.

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