Piazza Affari, la peggiore d’Europa. La Borsa di Milano ha chiuso con l’indice Ftse Mib a meno 2,48, a 18.979 punti, la performance più fiacca del continente. L’indice All Share ha perso il 2,23 per cento. E’ un brutto esordio, dopo la boccata d’ossigeno della settimana scorsa. Il timore di un default degli Usa, dopo il mancato accordo sull’innalzamento del tetto del debito, e il nuovo taglio di rating sulla Grecia stanno alla base della giornata nera. Intanto lo spread tra Btp e Bund decennali sale sopra i 290 punti base, a 293,3.

Il calo ha colpito in particolare i titoli bancari, che a Milano hanno subìto flessioni tra i 7 e gli 8 punti percentuali. Maglia nera per Intesa San Paolo, meno 8,33 per cento dopo una sospensione al ribasso, e in perdita di più di 8 punti anche Bpm e Banco popolare. In brillante controtendenza Fiat Industrial, più 5 per cento a coronamento di un semestre in crescita. Qualche rialzo anche per gli altri industriali, contrastati gli energetici, bene il lusso. In deciso calo il volume degli scambi, scesi a 2,8 miliardi di controvalore.

Nel resto d’Europa, Parigi perde lo 0,77 per cento, Londra lo 0,16, mentre Francoforte spunta uno 0,25 per cento in più.

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