“Non si può morire per schiamazzi”. Lo urlano a gran voce le persone che hanno partecipato alla fiaccolata in memoria di Michele Ferrulli, il 51enne morto lo scorso 30 giugno dopo essere stato arrestato a Milano. Vogliono giustizia e chiedono che sia fatta chiarezza sulla vicenda. Michele era conosciuto da gran parte del quartiere grazie alle lotte che da anni portava avanti, per i diritti di coloro che, per necessità, occupano le case popolari sfitte. Una categoria a cui lui stesso apparteneva. Dopo aver percorso le strade vicine all’abitazione di Ferrulli, il corteo si è fermato nel punto in cui l’uomo ha perso la vita e lì sono stati letti i messaggi di solidarietà inviati tra gli altri dalle mamme di Federico Aldrovandi, Carlo Giuliani e dalla sorella di Abba. di Daniela Maggi

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