Sono di Novara, ma Bologna li ha adottati da almeno vent’anni. Paolo Maria Veronica e Roberto Malandrino calcano i palcoscenici della comicità bolognese dai tempi del Puccini Horror Comic Show. Era il 1992, nel gruppo c’erano Vito e i gemelli Ruggeri. Poi si aggiunsero Antonio Albanese ed Enzo Iachetti per il remake dal vivo dei Blues Brothers.

Bei tempi andati. Epoca in cui l’amministrazione comunale investiva parecchie migliaia di lire per l’estate in città. Oggi, invece, gli artisti si autoproducono. Caso emblematico quello di Visitors, sottotitolo Il bello dei luoghi … comuni.

Spettacolo comico che fino al 29 luglio (ma si andrà oltre per tutto agosto) offrirà venti serate, divise in gruppi ripetuti di cinque, per il duo che ha portato alla ribalta Padre Buozzi e Marcolino, ma anche la gag dei due fratelli mafiosi Vito e Santino Caruzzelli: il lunedì visita al Deposito di Locomotive di via del Lazzaretto; il martedì al museo di Zoologia; il mercoledì all’Archiginnasio, giovedì a Villa Aldini, venerdì all’oratorio di San Filippo.

“Partiremo dall’arena del sole con un bus e porteremo gli spettatori a visitare diversi luoghi”, raccontano i due comici, “faremo di tutto: dalle guide della città sul bus, alle performance una volta arrivati nei vari posti dove ci sarà lo spettacolo vero e proprio”.

“Si inizia con uno scenario davvero bizzarro e spettacolare: il deposito dei locomotori di via del Lazzaretto con veri ferrovieri ad introdurci la storia di quello spazio”, continua Veronica, “poi faremo sedere gli spettatori in vagoni di terza classe, tireremo giù i finestrini e li coinvolgeremo per ricreare alcune scene di film: quella dell’addio alla stazione per esempio sia con il metodo di recitazione espressionista tedesco, sia quello russo”.

“Di martedì andiamo tutti al museo di Zoologia e ripetiamo il successo del nostro precedente spettacolo Paurosissime visite al museo che aveva superato le 15mila presenze”, aggiunge Malandrino, “lo spettacolo è gratuito, dura trenta minuti ed il the best of dei tanti animali che prendono vita dentro al museo”.

Il mercoledì sarà il turno dell’Archiginnasio, dove un anatomopatologo, modello lezione seicentesca, sezionerà il cadavere, vivo, dell’Italia. Veronica ci aiuta ad immaginare la sua performance geografica mimando col corpo lo stivale: “qui dove c’è la testa, c’è il Nord; al posto del fegato c’è Roma ladrona; dove c’è il pisello c’è Napoli perché lì ci si diverte da matti; infine dai piedi c’è la Sicilia con il ponte già costruito”.

Al giovedì tocca a Villa Aldini: luci tutte spente e uno spettacolo che coinvolge i ventisette profughi che lì vi dimorano, a creare “un coro greco, ognuno con un lenzuolo in testa, ognuno nella sua lingua, una straordinaria cacofonia”.

Infine all’oratorio di San Filippo torneranno in scena padre Buozzi e Marcolino, già cast di Quelli che il calcio: “Buozzi nasce dalla realtà novarese, tal frate Fiorenzo, che all’oratorio ci avvicinava è diceva: “Paolo il superiore mi ha sgridato perché ho bevuto un po’ di vino, ma Gesù non beveva il vino nell’ultima cena?”.

Malandrino e Veronica si apprestano a far ridere i bolognesi pure per l’intero mese di agosto, anche se il programma è in via di costruzione: “vogliamo andare in controtendenza e sfatare un mito: quello che a Bologna in agosto non c’è nessuno. Nonostante negozi e strutture alberghiere chiuse c’è sempre un sacco di gente per le strade. Proveremo a coinvolgere i turisti. Ricordando che a noi il Comune di Bologna non ci dà un euro e ci auto produciamo Visitors completamente da soli, dai volantini all’ufficio stampa, dalla promozione ai testi”. Una risata, sicuramente, ci salverà.

Per info: www.malandrinoeveronica.it

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