A Modena viviamo una stagione politica davvero insolita da queste parti, i cittadini hanno capito che forse è il caso di darsi da fare, non subire dall’alto decisioni che spesso risultano discutibili e poco chiare, soprattutto ora, con una crisi durissima per molti. Questo tema è caldo sia a sinistra come a destra, le urla e i lanci di monetine di Parma si sono sentiti, eccome. Grazie a Facebook tutto si sa e l’indignazione sale; nasce Modena Attiva, la sinistra prova a rinascere, l’ambiente è il tema del momento, niente piscine, niente palazzine, niente piste a Marzaglia, a destra nascono nuovi gruppi e correnti, se il Berlusconismo è davvero finito non c’è tempo da perdere.

Nel bel mezzo della tempesta, manca a Modena, e colpisce, la voce di coloro che ufficialmente dovrebbero rappresentare il malcontento e l’indignazione popolare, i grillini; i ragazzi di Beppe Grillo non danno segni di vita, chi li ha visti?

Si stanno organizzando in qualche cantina o nel retro di qualche bar della periferia? E dire che alle amministrative avevano ottenuto un dignitoso 3,5%; poi come ai tempi della Secchia rapita, lo scontro con Bologna ha lasciato qualche ferito sul campo; ma ormai di tempo ne è passato, le scuse non sono più sufficienti; giornali, siti di news, social networks sono lì, i microfoni sono aperti, ma niente; ci sia forse una strategia? Permettetemi, modestamente, di suggerire un immediato cambio di rotta… o sono morti anche loro (direbbe, forse, Grillo).

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