L’Europarlamento riunito in seduta plenaria a Bruxelles ha approvato la designazione dell’attuale governatore di Bankitalia a successore di Jean-Claude Trichet dopo che la commissione Affari economici e monetari dello stesso Parlamento aveva già dato il suo via libera il 15 giugno scorso, con 33 voti a favore, due contrari e quattro astenuti. Stasera, i capi di Stato e di governo dell’Ue riuniti per il vertice confermanno la nomina di Mario Draghi, che entrerà in carica il prossimo primo novembre.

L’imminente nomina di Mario Draghi alla presidenza della Bce è “una candidatura che si spiega da sé”, in quanto “Draghi è in grado di rappresentare un’Italia che c’è, poi giudicheranno gli europei se è esattamente l’Italia berlusconiana”. Così Pierluigi Bersani a margine di un incontro con gli eurodeputati poco prima della votazione dell’Europarlamento. Il governo italiano ha giocato nella sua nomina un “ruolo per differenza”, ha ironizzato Bersani, spiegando che la Banca d’Italia “ha sempre avuto un profilo di autonomia che mi auguro sia preservato in futuro”.

L’autonomia di Bankitalia, mentre si apre la corsa alla successione del governatore, “è un punto delicato su cui saremo attenti”, ha avvertito il leader del Pd.

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