I biglietti sono finiti da tempo. Il Tutto Dante 2011 di Roberto Benigni, stasera alle 21.30, porterà in Piazza Maggiore ben 4000 persone paganti. Rigorosamente all’interno di un recinto occlusivo che chiuderà il Crescentone bolognese dalle 18 in avanti all’accesso di turisti, curiosi e semplici passanti.

Gli unici varchi da cui entrare per intravedere, magari con un binocolino, la maschera del comico toscano, saranno quelli di via IV Novembre oppure di Piazza Nettuno.

Così nella “zona rossa” sarà impossibile per chiunque oltrepassare gli sbarramenti programmati. Quindi il consiglio è quello per chi i biglietti non li ha, di starsene a casa; mentre per chi i biglietti li possiede già, di entrare dalle 20 in poi soprattutto per chi si dovrà sistemare in piedi nei due gradoni laterali di Palazzo Podestà e San Petronio.

In molti stanno già storcendo il naso per una scelta antispettacolare e contro ogni possibile gratuità della cultura (ricordiamo che si andava dai 75 euro della prima fila ai 10 per stare in piedi). “Facciamo uno sforzo di comprensione”, ha spiegato l’altro giorno il sindaco Merola, “chiuderemo la piazza per donare agli altri”.

Infatti, l’intero ricavato della serata andrà all’Irst di Meldola. Come del resto i guadagni ottenuti dai (pochi) biglietti strappati per la mostra Bob&Nico di Palazzo Pepoli, inaugurata dagli stessi due attori ai primi di maggio e aperta, per chi ancora non ci fosse andato, fino al 5 agosto.

Non è comunque la prima volta che il binomio Benigni/Dante diventa un evento blindato. Il precedente più eclatante è stato quello di Piazza Santa Croce a Firenze dove, dal 25 luglio al 19 agosto 2006 si sono svolte tredici serate a pagamento (c’era pure l’abbonamento da 200 euro per il primo settore), pressoché una seguito all’altra, dove Benigni ha declamato i primi dieci, il XXVI e il XXXIII canti dell’Inferno e il XXXIII del Paradiso.

Tutto a favore di una registrazione a produzione Melampo, titolare la famiglia Braschi, poi diventato cofanetto in dvd dal notevole successo commerciale.

La Lectura Dantis 2011 di piazza Maggiore mescolerà, probabilmente, diversi passi danteschi e anche una veloce carrellata, come disse Benigni il 4 maggio, “del momentis”. Battute sull’attualità politica e di costume che quando si incontra Benigni non mancano mai.

Eccezion fatta per un intervento come quello effettuato a sorpresa da Santoro a villa Angeletti, venerdì scorso, che è parso tutto fuorché la solita ricerca dell’effetto comico. Un discorso da premier in pectore per un nuovo centrosinistra di un’ Italia che finalmente s’è desta.

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