Forse complice la mobilitazione popolare sollevatasi attorno al referendum, in Emilia Romagna cresce di giorno in giorno il numero delle fontanelle che spillano la cosiddetta “acqua del sindaco”, naturale o gassata, ma rigorosamente proveniente dagli acquedotti pubblici. Sono già decine i distributori a Parma, a Reggio Emilia, a Piacenza e a Ravenna. Resta indietro per ora solo Bologna, dove resistono le fontanelle tradizionali, come quella sotto il Nettuno.

Finora le fontane di acqua pubblica microfiltrata sono state installate da Iren Emilia in quasi cinquanta comuni distribuiti nei territori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Ma la mania dell’acqua del sindaco arriva anche sull’Appennino bolognese e in particolare a Sasso Marconi dove la scorsa settimana il sindaco Stefano Mazzetti e l’assessore provinciale all’Ambiente Emanuele Burgin hanno inaugurato il nuovo distributore in via del Mercato. Nella città di Guglielmo Marconi l’acqua sarà a disposizione di tutti i cittadini e i visitatori che potranno imbottigliarla per portarla a casa (al costo di 5 centesimi di euro al litro) o consumarla sul posto. L’iniziativa fa parte del programma della seconda edizione di Zer0fest, la festa dedicata al risparmio energetico, alla tutela dell’ambiente e alla diminuzione dei rifiuti da smaltire, che include anche la campagna di sensibilizzazione per far sì che le mamme usino per i loro bambini i pannolini lavabili, dimenticando quelli usa e getta.

Ma la Riviera non ci sta a restare indietro. Parte in questi giorni la seconda fase della campagna “Peccato non berla!” per invogliare i cittadini a bere l’acqua pubblica promossa dal sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci. Ma il primo cittadino vuole andare oltre. Matteucci annuncia infatti “l’intenzione di fare installare anche a Ravenna un certo numero di distributori di acqua del sindaco da cui i cittadini potranno rifornirsi gratuitamente o con un una spesa simbolica. Quest’ulteriore iniziativa – precisa – produrrà ulteriori benefici sia all’ambiente, grazie alla diminuzione del trasporto e dello smaltimento delle bottiglie di plastica, sia alle tasche dei cittadini che potranno risparmiare sulla bolletta dell’acqua”. Ancora più virtuosa in materia di fontanelle è Parma dove, oltre all’erogatore fisso che da due

settimane è in funzione in piazza Garibaldi, il Comune ha messo a disposizione anche un erogatore mobile, gratuito, che in questi giorni è stato montato al parco Bizzozero. Promosso da Iren e dall’amministrazione, l’impianto fa parte del progetto “Acquapubblica”. L’acqua del parco proviene direttamente dal pozzo Bizzozero, è prelevata e distribuita in tempo reale senza permanenza in rete e disinfettata con tecnologia a raggi Uv. È dunque controllata sia alla fonte sia lungo la rete di distribuzione da parte dei laboratori Iren. È inoltre costantemente monitorata dall’Agenzia sanitaria locale che ne verifica la potabilità.

Il distributore è attivo tutti i giorni dalle 7.30 alle 22 ed ogni cittadino può prelevare fino a un massimo di 6 bottiglie d’acqua al giorno. “Il primo obiettivo – ha spiegato il sindaco di Parma Pietro Vignali – è quello ecologico. Penso ad esempio a quante bottiglie di plastica, di vetro vengono risparmiate in questo modo. Oltre alla minore produzione di rifiuti è poi un modo per aiutare a risparmiare”. Ma l’iniziativa, conclude Vignali, è anche “un incentivo all’utilizzo dell’acqua del nostro acquedotto che è buona e controllata e quindi è una garanzia per il cittadino”.

Nella provincia di Reggio Emilia gli erogatori sono già 28 e ogni giorno distribuiscono 57mila litri d’acqua. L’ultimo è entrato in funzione sabato scorso a Suzzara. A fare da corollario alla crociata per l’acqua dei sindaci, a fine maggio Iren Emilia, Coop Eridana e AltaValle hanno anche dato il via a un progetto sperimentale finalizzato al recupero delle bottiglie in plastica vuote: delle macchine “riciclabottiglie”, installate vicino ai negozi du Coop Eridana della provincia di Piacenza: a Cortemaggiore, a Borgonovo e nel capoluogo davanti al supermercato di via Poggi. Si tratta di dispositivi di dimensioni simili ai distributori di bevande o snack, con un’apertura centrale che i cittadini potranno utilizzare per inserire bottiglie di plastica per bevande vuote. Per ogni bottiglia verranno rilasciati scontrini validi come buoni sconto di 2 centesimi per l’acquisto di bottiglie di acqua minerale AltaValle, azienda produttrice del territorio piacentino. Una sorta di meccanismo di “vuoto a rendere” che permetterà di recuperare materiale di altissima qualità, perché già differenziato per tipologia.

Resta fuori dai giochi Bologna, dove per ora non sono ancora state installate fontane d’acqua microfiltrata. Resistono solo pochissime fontanelle tradizionali come quella che da sempre disseta turisti e bolognesi, ai piedi della fontana del Nettuno. Sotto le Due Torri, però, c’è un locale dove i clienti, cui viene data una brocca di vetro, possono spillare acqua naturale a temperatura ambiente, fresca, o gassata, a volontà e senza pagare un centesimo.

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