E’ arrivato anche il regista Ettore Scola al Teatro Valle di Roma, occupato da domenica scorsa da un centinaio di lavoratori del mondo dello spettacolo. Una protesta contro la chiusura del teatro romano o la sua cessione ai privati, e per ribadire la volontà di partecipare alla gestione della cosa pubblica. Per il regista serve “un referendum permanente per la cultura che è indispensabile, come l’acqua”. E oggi è possibile, perché “qualcosa è cambiato in Italia – ricorda riferendosi alle elezioni -, i cittadini non delegano più”. Un’operazione da svolgere con “passione civile” e “vigilanza” costante. “Quindi anche la notte restate qui – scherza Scola – perché credo che ogni attimo di distrazione possa essere fatale”. Video di Nicola Moruzzi

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