La schizofrenia paranoide è una patologia clinica che deriva dalla paura di un soggetto di essere perseguitato. Coloro che sono affetti da questo disturbo mentale tendono a interpretare fatti e comportamenti come complotti orditi contro di loro. Si manifestano attraverso deliri e allucinazioni. Il soggetto sviluppa un atteggiamento antisociale che può essere innocuo ma anche dannoso per la collettività.

Tra il 1978 e il 1981 un metronotte milanese di nome Pier Fortunato Zanfretta sostiene la seguente tesi: di avere vissuto undici episodi di incontro ravvicinato del terzo e quarto tipo e di essere stato rapito da esseri alieni alti quasi tre metri, con grandi punte sulla testa e gli occhi triangolari gialli. Le sue dichiarazioni lo hanno reso una celebrità, ispirando negli anni a venire pubblicazioni, sceneggiati tv e film per il grande schermo nonchè la partecipazione a numerose trasmissioni tv Rai e Mediaset. Gli psicoanalisti che lo sottoposero a sedute di ipnosi affermarono che le sue dichiarazioni sarebbero state fatte in buona fede.

Tra il 2010 e il 2011 un politico e giornalista anch’esso milanese di nome Giorgio Clelio Stracquadanio sostiene le seguenti tesi: che è legittimo prostituirsi per fare politica” (intervista di Klaus Davi del 12 settembre 2010), che “Pisapia era un terrorista” (Il predellino.it, 12 maggio 2011), che “la sinistra savianista (vicina a Saviano, ndr) è sostanzialmente nazista” (intervista di Lucia Annunziata, 9 maggio 2011) e che “L’Aquila era una città che stava morendo, indipendentemente dal terremoto, e il terremoto ne ha certificato la morte civile’‘ (intervento alla Camera, 7 luglio 2010). Ieri il deputato Pdl (ebbene sì, è un parlamentare della Repubblica) nell’analizzare le recenti vittorie della sinistra ha sentenziato: “La sinistra vince sul web perchè il suo popolo non fa un c… Hanno un esercito che alle 2 di pomeriggio va a casa e non fa nulla, perché il loro blocco sociale è l’impiego pubblico! […] Dalle 2 alle 10 di sera, hai voglia il casino che monto in piedi se sto anch’io tutto il giorno dietro alla tastiera. Peccato che io debba votare in commissione, scrivere magari qualche articolo un po’ ragionato”.

Le tesi espresse dai due soggetti sono due forme lampanti e paranoiche di alterazione della realtà. Tuttavia, mentre il primo caso descrive un delirio psicotico chiaramente inoffensivo, la lucida autoconvinzione del secondo soggetto, in quanto rappresentante delle istituzioni, manifesta una condotta socialmente pericolosa. Esiste una possibilità di cura? Una o più sedute di ipnosi regressiva potrebbero favorire il riequilibrio psicologico del soggetto? Dal momento che la materia non può essere sottoposta a referendum ci auguriamo che gli esponenti sani del Parlamento italiano avanzino al più presto una proposta di legge che estenda l’assistenza integrativa gratuita prevista per i deputati al trattamento sanitario specifico per questo tipo di patologie.

Per il bene loro, ma soprattutto per quello del Paese.

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