“L’irresistibile desiderio della fuga”. Questo il nodo del libro di Scelsi: La storia di un popolo che scappa raccontata attraverso una vicenda personale. E’ ‘Il colore del melograno’, primo romanzo del magistrato Giuseppe Scelsi, presentato oggi a Milano alle 18.30 a La Feltrinelli di Corso Buenos Aires 33. Ad accompagnare l’autore, il collega della Procura di Milano, Armando Spataro e i giornalisti Peter Gomez e Antonio Castaldo.

Nel libro è raccontata la fuga di migliaia di cittadini albanesi che in poche ore arrivarono in Puglia nel ’90 per sfuggire a un regime in disfacimento, quello comunista. Il racconto di un evento ormai storico ma che, nella sua attualità, diventa cronaca. Raccontata da un testimone, l’autore, in quegli anni sostituto procuratore a Bari. Nelle sue pagine Scelsi affida il punto di vista della storia a Filip Galimuna, sergente dell’esercito albanese: un personaggio con un ruolo nell’apparato che, improvvisamente, guarda in faccia il suo fallimento. I suoi uomini lo hanno abbandonato, preferendo tentare la fortuna in un viaggio verso l’Italia. La sua compagna, Iliria, gli preferisce un altro uomo, uno dei nuovi potenti: uno di quelli capaci di trasformare il desiderio di fuga dei suoi concittadini in un traffico di successo.

Disperato, Galimuna entra in un business di armi senza però averne il giusto ricavo. Quando tutto gli sembra perduto, la sua più grande passione, il pianoforte, gli darà una seconda possibilità. Il sergente fugge con la moglie e il figlio più piccolo dall’Albania: a ospitarlo in Italia sarà un collega del suo maestro di musica, Arturo Mondelli. Personaggio che, intuito il talento del militare, lo spinge a proseguire gli studi. Portandolo al successo.

Tra una rassegna internazionale e l’altra, il passato torna sulla nuova strada di Galimuna, dandogli la possibilità di vendicare la morte del figlio più grande. Un bivio che Scelsi ricrea nelle sue pagine, accompagnando il suo protagonista nella scelta.

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