La maggioranza degli italiani ha bocciato il Governo su tre temi fondamentali come energia, giustizia e gestione beni pubblici.

Ora si sente dire che questi referendum non erano contro Berlusconi, e questo è vero, ma sicuramente per chi ha costruito sul consenso elettorale tutta la sua immagine di “uomo del fare”, prendere sui denti un risultato così eclatante è un chiaro segnale di fallimento.

La Politica, quella con la “P” maiuscola, ha vinto su tutto il resto. La Politica dei cittadini e del passaparola, quella che privilegia i temi ai teatrini dei partiti, quella che diffonde in maniera virale e dinamica i contenuti censurati dalla tv e dai giornali, quella che un anno fa – in piena calura estiva – si è mobilitata raccogliendo milioni di firme, quella che ieri e oggi si è messa in fila per decidere sul proprio futuro.

Questo Paese lo salveranno i milioni di italiani che considerano il bene comune prioritario sui particolarismi che spesso guidano le nostre azioni. Per questo il primo grande grazie per questo straordinario risultato va a loro e a chi ha firmato, raccolto le firme, diffuso le notizie, invitato a votare. Sono loro che stanno cambiando il Paese e che costruiranno un’Italia migliore e più democratica.

PERCHÉ NO

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