Ha ancora senso riflettere sulle favole nella nostra fin troppo disincantata epoca, dove le dimensioni dell’indeterminatezza e del sogno sembrano spazzate via dall’iperrealismo dell’informazione globale? Decisamente positiva la risposta degli organizzatori del Ravenna Festival, manifestazione di musica classica, opera, teatro e danza che fin dal titolo, Fabula in Festival, esplicita la propria intenzione di recuperare l’universo narrativo della fiaba, necessario e vivo anche nell’orizzonte della contemporaneità.

E accanto alla fiaba ed alle sue rivisitazioni i riflettori sono puntati sul continente africano, sulla sua terra che è impasto di magie e suggestioni da un lato, di dolente umanità e miserie dall’altro. Sotto il segno dell’Africa sono gli eventi di apertura e chiusura del Festival: la festa africana in Piazza del Popolo e l’evento di chiusura che si svolgerà il 9 luglio a Nairobi, nel popolare Uhuru Park (Parco della Libertà), quando Riccardo Muti dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini assieme all’Orchestra Giovanile di Nairobi. Un evento sotto il segno della solidarietà, che punta alla partecipazione degli abitanti delle immense slums che circondano la capitale del Kenya, e che si inserisce nel percorso che fu inaugurato nel 1997, quando con “Le vie dell’amicizia” il Ravenna Festival attraversò l’Adriatico per un concerto nella martoriata Sarajevo, creando un ponte fatto di arte, cultura, bellezza contrapposte alla guerra e alla devastazione.

Gli eventi del Ravenna Festival, dislocati in vari luoghi della città (da Sant’Apollinare in Classe, al Teatro Alighieri, da Piazza del Popolo al Chiostro della Biblioteca Classense) avranno i loro momenti clou nel musical Cinderella del regista inglese Matthew Bourne, che ambienta la celebre fiaba nella Londra della Seconda Guerra Mondiale (Teatro Alighieri, dall’8 al 12 giugno), ne I due Figaro di Mercadante per la direzione del Maestro Muti, sempre presso il Teatro Alighieri (24 e 26 giugno), nel concerto dell’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado che aprirà il Festival il 7 giugno.

Ma ci saranno anche Kent Nagano e Zubin Metha (Pala De Andrè, rispettivamente il 19 e 29 giugno), un singolare “Flauto Magico” trasformato in musical e ambientato nella Cape Town dei giorni nostri (Mozart’s The Magic Flute-Impempe Yomlingo, al Teatro Alighieri dal 30 giugno al 3 luglio), nel quale le note di Mozart risuoneranno anche, insolitamente, per marimbe e percussioni varie.

Una sezione speciale, Scriptor in Fabula, è dedicata quest’anno alla letteratura: alcuni scrittori sono stati chiamati a confrontarsi con il tema ed il senso della favola, in un intreccio di parole e musica. Tra gli altri, presso la Rocca Brancaleone, il viaggiatore Paolo Rumiz (28 giugno) ci condurrà in una “Gerusalemme perduta”, viaggio musicato attraverso i luoghi della cristianità; mentre Marcello Fois (20 giugno) in “Fantastiche Frattaglie-cibi favolosi” si trasformerà in “maggiordomo” a servizio di tre grandi Gourmet (Gavino Murgia, Antonello Salis e Paolo Angeli) per narrare “la bella favola della pancia piena”.

Il programma completo è consultabile sul sito internet www.ravennafestival.org, dove è possibile anche l’acquisto dei biglietti per gli spettacoli: prezzi non esattamente popolari per alcuni spettacoli (90 euro circa per un posto in platea con Riccardo Muti), più accessibili per altri (20 euro per Paolo Fresu assieme a Omar Sosa e Trilok Gurtu il 9 giugno alla Rocca Brancaleone).

Luciana Apicella

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