“Dialogherò con il governatore Caldoro, con il presidente della Provincia Cesaro, con tutte le istituzioni, anche quelle amministrate dal Pdl. Dialogherò anche con il governo, con Berlusconi. Prima però si deve mangiare la torta a forma di cervello che gli sto preparando e che gli regalerò”. Il guizzo di Luigi De Magistris arriva quasi al termine della prima conferenza stampa convocata da neo sindaco. Una conferenza ricca di notizie e di anticipazioni. La prima: la giunta sarà pronta in pochi giorni e sarà ‘tendenzialmente’ formata esclusivamente da napoletani “per sottolineare questa nuova grande stagione partenopea”. La seconda: Umberto Ranieri non ne farà parte. Si era parlato di un incarico da vice sindaco per il consigliere del Quirinale, il riformista democratico che ha riallacciato i rapporti tra De Magistris e il Pd di Napoli. Ipotesi che il sindaco in attesa di proclamazione, a precisa domanda, ha smentito. “Spero di avere come vice una donna, giovane”. Confermando invece i nomi emersi nei giorni scorsi: Tommaso Sodano, Riccardo Realfonso, Alberto Lucarelli. “Potrebbero far parte della mia squadra, ci ragioneremo”. E a chi gli chiede se da sindaco intende continuare a ricoprire un ruolo nel dibattito politico nazionale, seguendo l’esempio di altri amministratori locali come Vendola, Renzi, Chiamparino, De Magistris ha risposto: “La mia ambizione è quella di fare il sindaco di Napoli per dieci anni. Ma intendo portare avanti il laboratorio politico che abbiamo avviato, voglio contribuire alla realizzazione di un nuovo modo di fare politica, fatto di partecipazione popolare e dal basso, che ha coinvolto migliaia di giovani e che l’elettorato ha premiato”. Nel frattempo spiega perché si è dimesso da responsabile nazionale Giustizia di Idv: “Secondo me è un compito incompatibile con le fatiche di un sindaco, ma vorrei chiarire che i rapporti con Antonio Di Pietro erano e restano buoni e che non c’è alcuna polemica con lui”.

E’ un De Magistris disteso, ecumenico e ricco di aperture al dialogo, quello che si affaccia alla guida della città più problematica del Sud. Visibilmente contento stamane per la telefonata ricevuta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “È una telefonata che mi ha commosso, che mi ha reso felice e che segna anche un superamento di attriti che ci sono stati nel passato – ha spiegato ai giornalisti che lo hanno accompagnato in un giro mattutino per Napoli – è un modo per voltare pagina”. De Magistris ha parlato anche del sindaco uscente di Napoli, Rosa Russo Iervolino: “Andrò a trovarla, è una persona perbene, ma ora si cambia completamente pagina”. Ed ha apprezzato la telefonata di Gianfranco Fini, che gli ha fatto gli auguri. Il presidente della Camera e De Magistris avrebbero discusso anche del ruolo positivo avuto da Raimondo Pasquino, candidato a sindaco di Napoli per il Terzo Polo, che nei giorni precedenti al ballottaggio ha esternato simpatia per l’ex pm, e per il quale si profila l’elezione a presidente del consiglio comunale. De Magistris e Fini a breve dovrebbero incontrarsi. Il leader del Pd Pierluigi Bersani gli ha fatto gli auguri. “Mi auguro che il Pd apra una pagina completamente nuova – ha detto l’ex pm – penso che il partito abbia compreso l’importanza di questa vittoria e che, quindi, si inauguri un percorso nuovo”.

Tante telefonate, tutte gradite quelle rese note. Ma tra le telefonate si è fatto vivo anche qualche specialista del diffuso sport di saltare sul carro del vincitore dopo averlo osteggiato in tutti i modi? La provocazione viene dissolta dal sindaco con un sorriso: “Non lo so, devo ancora vedere: ho 500 messaggini sul cellulare che non ho ancora letto…”.

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