Oggi l’identità di un individuo non si definisce più secondo il canone dell’onore gerarchico come accadeva nelle società dell’Ancien Régime, ma sulla base di un delicato cocktail che mette insieme appartenenza culturale, riconoscimento sociale e dignità di uomo libero.

Secondo il sociologo Charles Taylor, l’ingrediente essenziale di questo cocktail è però un altro elemento, che non ha nulla a che fare con i canoni che definiscono una comunità umana ma riguarda più propriamente l’individuo.

È l’autenticità il nocciolo dell’identità individuale. Essa scaturisce dall’ideale morale di essere compiutamente se stessi, di realizzare il progetto di sé secondo i propri criteri morali. Secondo Taylor, questo anelito proviene dal concetto illuministico secondo il quale ogni essere umano è dotato di un sentimento morale che gli permette di distinguere il bene dal male per sé e per gli altri.

Il concetto di autenticità è lo stesso che già Herder aveva utilizzato per sostenere l’idea che ogni nazione è chiamata a compiere il proprio destino. Sulla realizzazione di sé come individuo e come popolo si sono fondati i micidiali nazionalismi ottocenteschi.

Ma a rifletterci bene, liberi dal giogo etnico, sulla stessa idea si può fondare la negazione di ogni patria. O meglio ancora, la libera scelta della patria che più si confà alle nostre aspettative di realizzazione individuale. Così oggi l’italiano indignato (e quindi privato della dignità) dall’immoralità e dall’ingiustizia della nostra società, potrebbe sentire legittima la ricerca di una patria migliore, dove la sua autenticità sia realizzabile.

Diventa così lecito, anzi auspicabile l’antipatriottismo come strumento di cambiamento, la diserzione da ogni dovere civico, dalle tasse alle elezioni. La vitalità di uno stato, la sua dignità all’esistenza, dovrebbe misurarsi in evasione fiscale e in schede bianche. E non si dica che questo è immorale.

È il patriottismo a essere profondamente immorale, perché costringe l’individuo alla cieca lealtà a un sistema a prescindere dalla sua moralità. Saremo veramente liberi quando potremo sceglierci la patria che vogliamo.

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