La lettera del 13 maggio con l'offerta di Sky a Current

Nessuna censura e nessuna congiura ai danni di Current Italy. La risposta di Sky Italia alle denunce del canale satellitare diretto da Al Gore non si è fatta attendere. Prima con un comunicato stampa, poi con una mail inviata da Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky, agli utenti che avevano accolto l’appello dell’ex vicepresidente americano e avevano scritto al numero uno del network chiedendogli di non spegnere Current.

Già ieri c’era stato un acceso botta e risposta fra la dirigenza di Current e Sky. Il premio Nobel per la pace c’era andato giù duro sostenendo che la decisione di Sky di non mandare più in onda Current sul satellite era una ritorsione di Rupert Murdoch (il tycoon proprietario di News Corporation di cui Sky è parte) alla decisione di Al Gore e soci di assumere Keith Olbermann, conduttore di sinistra spesso molto duro con il magnate dei media australiano.

Insomma una vendetta per le scelte editoriali di Current che ai piani alti della News Co. non erano piaciute.

Ma la versione del quartier generale di Sky è molto diversa. Da Milano Santa Giulia fanno sapere che non c’è stata nessuna chiusura unilaterale ai danni della tv di Al Gore, ma solo una mera questione economica. La rete di Al Gore voleva 10 milioni di dollari da Sky per rinnovare la collaborazione e Sky ha risposto picche.

“A Sky Italia – scrive Mockridge – abbiamo stima per Current e Al Gore. Per questo motivo lo scorso 13 maggio abbiamo fatto al suo socio, Joel Hyatt, un’offerta per continuare ad avere il canale per altri tre anni su Sky” (nell’immagine sopra la lettera con l’offerta). Un’offerta che, secondo l’amministratore delegato di Sky, è stata rifiutata: “Hanno chiesto invece di avere il doppio di quanto Current percepisce attualmente, una cifra che arriva ad essere vicina a 10 milioni di dollari”.

Troppi soldi per la dirigenza di Sky, soprattutto se confrontati alle prestazioni del canale. “Al Gore – continua Mockridge nella sua mail – ha diffuso dati assolutamente inesatti sull’audience del canale, sostenendo che un abbonato di Sky su due guarda Current una volta la settimana. La realtà, purtroppo, è assai diversa: i dati Auditel dicono che solo un abbonato di Sky su 25 ha guardato Current almeno per 10 minuti in una settimana nel corso del 2011”.

Insomma, secondo Sky, se Current avesse raggiunto gli obiettivi di mercato, la collaborazione si sarebbe rinnovata automaticamente. Ma le cose non sono andate così e gli amministratori del network satellitare hanno pensato di rinegoziare i termini del contratto. Ma non parlate a Mockridge e co di ritorsione per l’affare Olbermann né tantomeno di trattative occulte che l’Ad di Sky starebbe facendo con il governo per fare sbarcare il suo network nel ricco mercato della televisione digitale terrestre.

La guerra Sky-Current è tutt’altro che finita e le versioni dei due contendenti non potrebbero essere più distanti. E a breve Current dovrebbe diffondere nuovi documenti per smentire quanto fatto sapere da Mockridge.

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