Forse complice una pioggia incessante, in queste prime ore di voto gli elettori andati alle urne sono stati meno della metà di quelli delle scorse comunali. I dati del Viminale indicano che fino alle 12 ha votato il 13,75% degli aventi diritto, contro il 28,67 % del 2009. Una percentuale d’affluenza in linea con quella nazionale (13,6%), ma c’è da dire che a Bologna, in passato, gli elettori sono sempre stati ben al di sopra della media registrata nelle altre città. C’è sempre stato un senso civico molto spiccato. E la dimostrazione sono le percentuali che arrivano dai paesi della provincia di Bologna, dove si va dal 15, 6% di Gaggio Montano al 24, 7% di Castel del Rio.

Bisogna precisare però che questa volta l’affluenza si riferisce alle prime 4 ore di voto, mentre durante le scorse comunali i dati arrivarono dopo 7 ore (i seggi furono aperti il sabato alle 15, e le prime percentuali si registrarono alle 22 dello stesso giorno).

Intanto i candidati restano in attesa lontano da riflettori e microfoni. Le sedi elettorali sono semi deserte, come il resto della città. Il candidato del Partito Democratico Virginio Merola, si è presentato al seggio di via Muratori intorno alle 9. Romano Prodi, invece, ha votato verso le 10.30 in via Galvani accompagnato dalla moglie Flavia Franzoni. Il principale sfidante del centrosinistra, Manes Bernardini (candidato Lega Nord e Pdl), essendo residente a Casalecchio di Reno, alle 11.30 è arrivato al seggio di via XXI aprile solo per accompagnare la moglie. Costretto a rimandare il voto a domani invece il civico Stefano Aldrovandi, oggi impossibilitato da una febbre.

A Bologna gli elettori attesi alle urne sono in tutto circa 300mila, distribuiti in 499 seggi. Si vota fino alle 22 di oggi, e domani dalle 7 alle 15. Subito dopo partirà lo spoglio. I primi risultati arriveranno intorno alle 16.30, ma bisognerà aspettare fino alle 22.30 per sapere chi entrerà a Palazzo d’Accursio. A meno che non ci sia un ballottaggio e, visto il numero di votanti, se la percentuale non dovesse cambiare, sarebbe quasi scontato perché l’astensione, nel caso bolognese, avvantaggia il centrodestra e, soprattutto, il candidato della Lega Bernardini.

Questa mattina in alcune vie della città sono comparsi alcuni manifesti, probabilmente a opera del popolo Viola, con una frase attribuita a Sandro Pertini : “La politica va fatta con le mani pulite”. In alcuni casi i manifesti sono stati sovrapposti a quelli elettorali “tradizionali”.

g.z.

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