“Vorrei che fosse chiaro questo: io ho voluto indicare che c’è una differenza. C’è una differenza tra la storia di una persona che, per propria storia, è una persona che ha una storia moderata. C’è un’altra storia – storia! – che è la storia di una persona (Giuliano Pisapia, ndr) che non ha nel proprio passato una storia e un percorso politico moderato. Non ho detto altro (…) Io ho citato la sentenza di primo grado. La trasmissione parte con una mia dichiarazione rispetto a una differenza di storia personale… la mia storia è la storia di una persona moderata, per nascita, per crescita…”

Come giustamente dice il sindaco Moratti, certe differenze è meglio indicarle. E dunque vediamo qualche altra storia di quelle che il sindaco ama raccontare. Solo due o tre esempi a caso di persone che non hanno nel proprio passato una storia e un percorso politico moderato e che il sindaco conosce bene, perché fanno parte del suo partito o ne condividono i valori.

Chi presiede la Commissione Consiliare N. 13, Politiche Sociali, del comune di Milano? Aldo Brandirali.
Che cosa scrive di lui Wikipedia?
“Nato a Milano, 31 ottobre 1941, è un politico italiano.
Dal 1968 diventa leader dell’Unione Comunisti Italiani (marxisti-leninisti), un’organizzazione politica di tendenza maoista e dirige il giornale Servire il popolo. Negli anni ottanta incontra Luigi Giussani e comincia ad interessarsi a Comunione e Liberazione e dopo alcuni anni a collaborarvi con degli amici; si converte alla fede cattolica. Ritorna alla politica nel 1992 con la Democrazia Cristiana, partito nel quale viene eletto consigliere comunale di Milano l’anno seguente. Passa poi a Forza Italia, con la quale diventerà Assessore Sport e Giovani del Comune di Milano dal 2001 al 2006, ed approda con esso nel Popolo delle Libertà dove conferma il suo scranno nel Consiglio comunale meneghino”.

Chi è stato Assessore alle Attività Produttive nella giunta Moratti dal 2006 al 2008? Tiziana Maiolo.
Che dice Wikipedia?
“Nata a Parma, il 23 giugno 1941, è una politica italiana.
E’ stata giornalista de il Manifesto. Il suo primo incarico nelle istituzioni data al 1990, quando è eletta al Consiglio Comunale di Milano nella lista “Antiproibizionisti sulla droga”, legata al Partito Radicale di Marco Pannella.
Alle elezioni politiche del 1992 si candida da indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista per la Camera dei deputati, della quale entra nella Commissione Giustizia. A partire dal 1994 aderisce all’area di Forza Italia, con la quale è eletta alla Camera nel 1994 e nel 1996, entrando a far parte anche dell’ufficio di presidenza di Montecitorio. Diviene presidente della commissione Giustizia della Camera. Nel 2001 entra nella giunta comunale di Milano guidata da Gabriele Albertini come assessore alle Politiche Sociali. Nel 2006 diventa Assessore alle Attività Produttive nella giunta Moratti incarico che ricopre fino al 2008, quando dà le dimissioni a causa di contrasti con il Sindaco.
Torna allora nel PDL e presiede dal 20 aprile 2011 l’Associazione dalla parte della Democrazia di Roberto Lassini”. Per intenderci quello dei manifesti «Fuori le Br dalle Procure», non un omonimo.

Chi è il giornalista autore di un’amabile intervista, tutta sorrisi, con Letizia Moratti a proposito degli ottimi risultati ottenuti dal sindaco durante il suo mandato? Ma è Paolo Liguori, attualmente direttore di TGcom, gruppo Mediaset.
Wikipedia racconta: “studente universitario alla facoltà di Architettura Valle Giulia di Roma, è uno degli animatori del gruppo extraparlamentare degli “Uccelli”, colorati disturbatori (a suon di fischi) di assemblee studentesche e convegni di intellettuali. All’epoca è conosciuto con il soprannome di “Straccio”.
Entra poi nel gruppo di Lotta Continua, di cui è uno degli esponenti più radicali. Dal 1978 al 1980 lavora come giornalista al quotidiano Lotta continua e diventa giornalista professionista. Nel 1985 viene assunto dalla redazione romana de Il Giornale diretto da Indro Montanelli. Successivamente, dal 1989 al 1992 è direttore della rivista Il Sabato, vicina a Comunione e Liberazione. Nel 1992 è nominato direttore del quotidiano “Il Giorno” fino al 16 settembre del 1993 quando assume la direzione di Studio Aperto, telegiornale del canale di Mediaset Italia 1. Dal 2000 è stato sostituito alla direzione del Tg da Mario Giordano e diventa direttore della testata Video News, che comprende anche la redazione sportiva; nella stagione 2002/2003 conduce Senza rete, programma di sport in onda su Rete 4 e dal 2003 ed oggi è direttore di TGcom (gruppo Mediaset)”
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