Volantini elettorali alla scuola media. È successo nei gironi scorsi a Vigarano Mainarda, paesino dell’alto ferrarese dove domenica si voterà per rinnovare il consiglio comunale. A distribuire i foglietti con indicato nome e cognome e lista di appartenenza di un candidato del centrosinistra sarebbe stato un’insegnante di sostegno di una classe seconda.

A segnalare l’episodio ai carabinieri è stato lunedì scorso Emanuele Andretta, il candidato del Movimento 5 Stelle, che si augura che “le forze dell’ordine facciano chiarezza su questo caso e stabiliscano eventuali responsabilità. Le regole vanno rispettate e a maggior ragione in un periodo come quello preelettorale”. Sullo stesso tenore le dichiarazioni degli altri candidati. A cominciare da Antonio Raho, del Pdl, avvertito proprio dai genitori degli alunni della scuola “Galilei”, secondo il quale “è gravissimo strumentalizzare i bambini e farlo all’interno di un’istituzione come la scuola che deve insegnare i valori della legalità e della correttezza”.

Dalla provincia di Ferrara lo scandalo sta per finire in parlamento dove il senatore Alberto Balboni del Pdl (e coordinatore provinciale dei berlusconiani) ha depositato un’interrogazione a Palazzo Madama. A Montecitorio un’altra interrogazione è stata rivolta invece direttamente al ministro Gelmini dal vicepresidente dei deputati Udc, Gian Luca Galletti. “A scuola si va per insegnare e per imparare – scrive il parlamentare -, di sicuro non per fare propaganda politica. Occorre fare chiarezza su quanto sarebbe avvenuto in quella scuola media. Capisco che in campagna elettorale si tenti di coinvolgere più persone possibile pur di portare a casa un voto in più, ma a tutto c’è un limite”.

Tornando a Vigarano, arrivano le prese di distanza dal fatto da parte di Barbara Paron, assessore uscente candidata del Pd e sorretta dalla colazione di centrosinistra. “Ci dissociamo – afferma – fermamente da un comportamento non lecito e non ammissibile. Lo condanniamo assolutamente”.

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Sul palco non serve assomigliarsi

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