Giorgio Napolitano a Torino per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia

Siamo di fronte ”a uno stato insoddisfacente dell’Unione Europea come soggetto di politica internazionale. Stiamo vivendo degli eventi dirompenti carichi di possibilità di incognite nel Mediterraneo, nell’Africa e nel Medio Oriente, e rispetto a questi eventi l’Unione Europea non è riuscita ad esprimere una posizione comune”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un videomessaggio al Festival dell’Europa in corso a Firenze. L’inquilino del Quirinale ha poi proseguito: “Se non c’è preparazione, elaborazione costante e analisi di fronte a crisi improvvise, è difficile che l’Unione europea si trovi pronta con risposte condivise. Il problema è quello di creare condizioni e analisi costanti in modo che si abbiano tutti gli strumenti per poter affermare l’Unione europea come attore, soggetto globale, autonomo e attivo di politica estera e di sicurezza, protagonista – ha concluso il capo dello Stato – di iniziative indispensabili per garantire la sicurezza comune”. Nello specifico della crisi libica, il capo dello stato ha ribadito come la Ue  ”non è riuscita a esprimere una posizione comune”. Quindi ha concluso: “Se non c’è preparazione, se non c’è elaborazione costante, se non c’è analisi comune delle situazioni è difficile che di fronte a delle crisi che scoppiano improvvise l’Unione europea si trovi pronta con delle risposte realmente condivise”.

Pronta la risposta di Bruxelles: la Ue finora ”ha reagito in maniera sempre molto decisa alle crisi nel Nord Africa e alle sommosse nel mondo arabo”, ha affermato la portavoce dell’Alto Rappresentante per la politica estera della Ue, Catherine Ashton, sottolineando però di non voler commentare le parole del presidente di Napolitano.

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