Molti italiani convivono con animali: cani, gatti, pesci rossi e paperelle sono i nostri amati cari, non sono proprio come un nipotino che recita la poesia a natale o un nonno sulla sedia a dondolo, ma poco ci manca; gli amiamo, nulla da dire, certo… ma attenti, qualcuno sta tramando alle nostre spalle, chi? potremmo semplicemente chiamarli i poteri forti, qualche losco poco di buono nella stanza dei bottoni, l’animale mi tira, direbbero i nuovi yuppies milanesi;

la strategia di alcuni telegiornali italiani l’hanno compresa anche i bambini, al posto del giornalismo d’inchiesta stile BBC, meglio un bel servizio su un panda che ama un pappagallo, o su un capriolo che salva il padrone sulle striscie pedonali; il cervello non lavora e l’elettore debole viene mantenuto in coma, le porte le ha spalancate Studio Aperto, ieri su un tg locale modenese hanno aperto con due candidi agnellini, il virus si diffonde; a breve, le nuove rockstar saranno i volontari dei canili, preparatevi! l’anno prossimo saranno 350 anni dall’estinzione del Dodo, iniziamo a pulire lo studio di Porta a porta per favore.

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