La vicenda Afol arriva in procura. Il Cda dell’azienda per la formazione e orientamento lavoro della provincia di Milano, azzerato da Guido Podestà, ha nominato Luigi Degan direttore generale il 4 marzo scorso tra le polemiche dell’opposizione che ha denunciato come la scelta fosse stata pilotata dall’alto. E così, a distanza di un mese, è stato presentato un esposto: Degan non ha i requisiti necessari a ricoprire la posizione e avrebbe falsificato il curriculum con dichiarazioni “mendaci” proprio per ottenere la nomina. Nell’esposto si fa riferimento a due passaggi in particolare: la sua esperienza presso il Centro studi Adapt (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del Lavoro e sulle Relazione industriali) dal 2002 al 2004 e presso Confindustria Bergamo dal 2007 al 2011.

A decidere di adire a vie giudiziarie è l’opposizione in consiglio provinciale di Milano. L’obiettivo è Luigi Degan, nominato direttore generale dell’Agenzia il 4 marzo. L’esposto è firmato dai capigruppo dell’opposizione Matteo Mauri (Pd), Roberto Biolchini (Idv), Alessandoro Sancino (Udc) Massimo Gatti (Lista civica un’Altra Provincia, Prc e Pdci), Gabriella Achilli (Lista Penati) e da Ezio Casati, vice presidente del Consiglio provinciale.

In sintesi, il problema sollevato dalle opposizioni è l’ipotesi che non abbia i requisiti necessari e previsti dal bando di selezione per ricoprire questa posizione. Nell’esposto si fa riferimento in particolare a due dichiarazioni ‘false e mendaci’ presenti nel curriculum di Luigi Degan, che altrimenti non gli avrebbero permesso di accedere al bando. Si tratta della sua esperienza presso il Centro studi Adapt (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del Lavoro e sulle Relazione industriali) dal 2002 al 2004 e presso Confindustria Bergamo dal 2007 al 2011.

Nei requisiti di ammissione al bando è espressamente richiesta “esperienza di almeno cinque anni di servizio anche cumulabili, svolti presso soggetti e organismi, pubblici o privati, anche operanti in sede internazionale, con competenze attinenti le funzioni demandate al Direttore Generale di Afol Milano”. Inoltre nel bando è riportato che il candidato ideale “vanta una qualificata e pluriennale esperienza, almeno 5 anni, nel coordinamento direzionale di strutture tecnico gestionali complesse, con poteri di direttiva e spiccate competenze nel ramo del lavoro e della Formazione Professionale. Vanta pertanto elevate competenze manageriali nel coordinamento e nella gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate. Completano il profilo orientamento al risultato, spirito di iniziativa, capacità organizzative e di negoziazione, flessibilità, capacità di problem solving e relazionali”.

E nel curriculum, infatti, Degan dichiara di avere le caratteristiche di “coordinamento direzionale di strutture tecnico direzionali”, di aver acquisite grazie al ruolo ricoperto presso Confindustria Bergamo di “responsabile contenzioso individuale e certificazione contratti di lavoro” e di “coordinatore direzionale e del personale” svolta presso Adapt.

In realtà, secondo l’esposto, queste esperienze “oltre ad essere evidentemente non aderenti al profilo ed ai requisiti di ammissione richiesti, risultano anche non veritiere”. A Confindustria Degan “era un semplice funzionario amministrativo e presso Adapt svolgeva un lavoro di classico assistente universitario”. Lo dimostra la documentazione raccolta. Per gli anni che vanno dal 2007 al 2011 l’esposto riporta “la documentazione amministrativa prodotta in data 9 febbraio 2007 da Confindustria Bergamo” che “attesta come l’assunzione sia stata effettuata con la qualifica di Funzionario amministrativo e come nella comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro, effettuata in data 7 marzo 2011 appaia la medesima qualifica sempre di Funzionario Amministrativo”.

Per quanto riguarda gli anni dal 2002 al 2004 all’esposto è allegata una dichiarazione di Michele Tiraboschi, direttore scientifico di Adapt, in risposta a una richiesta ufficiale del Presidente della Commissione Garanzia e Controllo del Consiglio provinciale che “pur esprimendo apprezzamenti circa il lavoro svolto dal Degan presso Adapt, escluda che questi abbia ‘svolto alcuna attività di coordinamento direzionale di strutture tecnico gestionali complesse con poteri di direttiva e tanto meno di spesa’. Adapt al tempo inoltre, per stessa dichiarazione del prof. Tiraboschi era una esile struttura che contava tre dipendenti alcune collaborazioni e stagisti”.

Non solo. Secondo l’esposto anche altre parti del curriculum sono inesatte, con incarichi gonfiati. Come, ad esempio, il ruolo di “Redattore del Libro Verde”: avrebbe avuto il “semplice incarico di formulare alcune ipotesi di risposta ai quesiti”. E ancora: Degan scrive di aver avuto un incarico da redattore capo del bollettino di Adapt, ma non risulta iscritto all’albo dei giornalisti e la stessa pubblicazione non prevede la figura di redattore capo bensì di un coordinatore di redazione. Inoltre la presenza di Degan è indicata come semplice componente della redazione.

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