Levico Terme è un paesino di 7444 abitanti sul punto più alto della Valsugana, a 22 km da Trento, in quella provincia autonoma che Il Sole 24 Ore ha incoronato la più vivibile d’Italia, appena dietro Bolzano. Kristian, Mauro, Francesco e Tommaso, nel 2005 s’incontrano spesso la sera al baretto del paese e si sentono come nella canzone di Gino Paoli, quattro amici al bar. Nel freddo inverno di quell’anno sognano a occhi aperti, come solo l’adolescenza sa concedere. E con quelle temperature i loro sogni si chiamano sole, mare, vacanza. Ma bisogna ancora aspettare dei mesi prima di godere della bella stagione. E nel frattempo?

“Ehi, perchè non organizzaimo un torneo di calcetto” fa uno. E l’altro: “Almeno ci riscaldiamo!” I quattro amici al bar vanno oltre e parlano e parlano e iniziano a desiderare spontaneamente di vivacizzare la realtà della loro zona, promuovere le idee dei loro coetanei, organizzare magari eventi interessanti. Sono così i giovani, capaci di aspirazioni esponenziali. Qualcuno butta lì sul tavolo: “Perchè non creiamo un’associazione giovanile?”

Certo, mica è cosí facile, ci vogliono mesi e mesi di organizzazione per la parte burocratica e molte risorse economiche che ovviamente nessuno di loro possiede. Ma non vogliono scoraggiarsi. Iniziano a risparmiare sulle loro piccole spese e usano quei risparmi per autofinanziarsi. Ce la fanno, riescono a mettere nero su bianco i loro propositi e l’associazione si chiama Mondo Giovani. Omen nomen. Iniziano riunioni, incontri, tesseramenti, richieste di autorizzazioni, promozione, ricerca di ulteriori fondi, magari da parte di veri e propri sponsor… E la prima cosa che riescono a organizzare è quella famosa partita di calcetto immaginata al baretto in una fredda sera d’inverno. D’altronde bisogna pensare globale ma agire locale. E stare coi piedi per terra.

L’associazione cresce, non si arrende alle difficoltà che incontra e vince vari riconoscimenti sia da parte dell’amministrazione comunale di Levico Terme che della Provincia Autonoma di Trento. Organizzano un viaggio in Bosnia Herzegovina, fra le piaghe della guerra che ha scolvolto i Balcani negli anni novanta. Di quelle atrocità i ragazzi di Levico ricordano solo i servizi al telegiornale delle 20 ma ora hanno l’occasione di capire e di far capire cosa è successo. L’iniziativa diventa un percorso di memoria sull’emigrazione trentina della fine dell’800 in Bosnia e sulla guerra dei Balcani. Per una settimana, quei giovani si buttano in un viaggio autunnale alla scoperta della regione, seguendo le tracce del conflitto civile. Visitano Prijedor, Mostar, Sarajevo, Srebrenica e la comunità trentina di Stivor, incontrano i loro coetanei, segnati dall’esperienza del baratro sociale. Si gemellano con l’associazione giovanile Cuore Puro di Prijedor. S’incontreranno ancora, le loro mani rimangono solidarmente avvinghiate.

Da quella partita di calcetto di strada ne hanno fatta i quattro amici al bar. Sono tante le iniziative per migliorare la qualità della vita dei giovani di Levico che Mondo Giovani ha realizzato e molte ancora sono in cantiere. Massimiliano ha 16 anni quando nasce l’associazione e viene contagiato dall’entusiasmo di questi ragazzi cosí attivi. Ne ha 19 quando decide d’impegnarsi concretamente col gruppo, iniziando anche a collaborare con un magazine online della Valsugana. Ne ha 22 quando diventa presidente di Mondo Giovani. “La mia speranza – afferma orgoglioso – è che l’associazione continui a esistere anche dopo il gruppo storico, con la forza e la passione di nuovi giovani”.

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