Sulle liste sporche nel Pdl interviene il ministro degli Interni Roberto Maroni, in visita a Napoli per sostenere la candidatura di Gianni Lettieri. Nessuna autocritica per la lunga lista di candidati ‘chiacchierati’ alle prossime amministrative nel capoluogo partenopeo, ma l’esigenza di modificare la legge. “Il problema c’è – spiega Maroni- bisogna modificare la legge nella procedura che regola il periodo pre-elettorale per garantire trasparenza”. Nessuna responsabilità né dei partiti né del candidato sindaco che diventano ‘vittime’ degli impresentabili. “Cambiare la legge – continua Maroni – per impedire che il candidato sindaco si trovi in lista qualcuno che lui non vuole, ma che non può più mettere fuori perché si è chiusa la procedura di presentazione delle liste”.

Anche Lettieri assolve i partiti che hanno messo in lista gli impresentabili: “I partiti possono fare poco, la colpa è di chi si candida nascondendo la sua posizione”. Eppure, nel marzo scorso, lo stesso Lettieri aveva promesso: “Chiederò ad ogni lista la nomina di un garante per assicurare candidati autorevoli e specchiati”. E aggiungeva: “Alla fine di questo percorso sarò io il responsabile del voto pulito nel centrodestra. Sfido gli altri a fare lo stesso”. Resta un ultimo nodo, quello relativo al futuro di questi candidati ‘impresentabili’. Alla domanda se una volta eletti chiederà agli impresentabili di passare all’opposizione, Lettieri risponde: ” Non saranno messi all’opposizione, farò una modifica del regolamento per sterilizzare il loro impegno in consiglio comunale”. E se i vodi degli impresentabili saranno decisivi, Lettiere promette: “Mi dimetterò”.

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