L'ex avvocato di Nicole Minetti, Daria Pesce

“Per motivi personali preferisco orientarmi su un avvocato di Rimini amico della mia famiglia da tempo”. Così Nicole Minetti revoca l’incarico all’avvocato Daria Pesce, che finora l’ha assistita nell’indagine che la vede coinvolta insieme ad Emilio Fede e Lele Mora per favoreggiamento e induzione della prostituzione, anche minorile. L’accusa per i tre è di avere portato più di 30 ragazze ai festini del premier Silvio Berlusconi. Tra queste, anche l’allora minorenne Ruby. La consigliere regionale Pdl si sarebbe rivolta anche a Piermaria Corso, legale di Silvio Scaglia nel processo Fastweb.

Una separazione non consensuale secondo l’avvocato Pesce. “Non ho rinunciato io. Sono stata revocata – ha dichiarato -. Perché? Non lo so, chiedetelo a Nicole. Forse non sono abbastanza brava come avvocato…”. Secondo altre fonti, invece, al centro della spaccatura c’è la memoria difensiva in cui la Minetti scaricava la responsabilità sugli altri due indagati, soprattutto l’intervista rilasciata dall’avvocato ad Annozero in cui tra l’altro disse: “Emilio Fede dice troppe cose, dovrebbe tacere. La sua è una reazione uterina”. Più volte sollecitato dal direttore del Tg4, il premier ha convinto Nicole Minetti a cambiare legale. La consigliera ha infatti negato di aver mai portato la ragazza ad Arcore, ricordando come dagli atti risultasse che erano stati Fede e Mora le persone che portarono Ruby a casa del premier.

La consigliera regionale, tre giorni fa è stata quindi invitata a villa Germetto in un incontro tra Berlusconi e gli imprenditori lombardi. Segno tangibile di come Nicole sia ancora nelle grazie del premier e possa aspirare a futuri e più importanti incarichi politici.

La decisione della consigliera regionale arriva in un momento di snodo dell’indagine a suo carico. Nel corso dell’interrogatorio, Minetti si avvalse tre volte della facoltà di non rispondere. In particolare, la consigliera non volle parlare del motivo per cui il premier le avrebbe consigliato di denunciare il furto della sua Mini dopo che su quella macchina fu trovata cocaina (l’auto era in uso a Marysthell Polanco e al suo fidanzato). I pm di Milano decideranno domani se inviare la richiesta di rinvio a giudizio per Minetti e gli altri due indagati.

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