Destra e sinistra sembrano la stessa cosa? Per evitare il qualunquismo e non perdersi nella campagna elettorale le nuove tecnologie vengono incontro alla democrazia. Favoriscono la partecipazione dei cittadini alla vita politica e li aiutano a scegliere il candidato più vicino ai loro ideali.

Lo strumento si chiama Openpolis, un progetto online che ha pubblicato un test politico elettorale per aiutare gli elettori a orientarsi nel voto. Se conoscere i programmi dei candidati non basta e vi sembra che in fondo nessuno vi rappresenti, per le elezioni amministrative del 15 e 16 giugno, l’organizzazione ha ideato un test che permette non solo di sapere esattamente cosa ne pensano i candidati sindaco sui vari temi, ma anche di vedere, attraverso una griglia, quanto si differenziano uno dall’altro.

Per ogni città, sono stati selezionati i venti temi più importanti, temi che poi la redazione di Openpolis ha sottoposto a tutti i candidati alla carica di sindaco. Alcuni esempi di domande? “Istituire la tassa di soggiorno a carico dei turisti che pernottano in albergo”, “Elargire i bonus comunali e i servizi sociali con precedenza per chi è residente da più di 10 anni”, “Impiegare la polizia municipale contro la criminalità e l’immigrazione clandestina riducendone l’attività in materia di gestione del traffico e viabilità e di controlli annonari”. Favorevole o contrario? È stato chiesto. La quasi totalità dei candidati ha risposto direttamente, per gli altri è stata la redazione a stabilire la loro posizione analizzando i programmi elettorali e le dichiarazioni pubbliche.

Ma non è tutto. Attraverso lo strumento voisietequi.it sono i cittadini-elettori a rispondere al questionario che restituisce come risultato il candidato più vicino alle proprie posizioni.

“Questa è la prima volta che sperimentiamo il test per le elezioni locali – dice Ettore di Cesare, responsabile del progetto – nel 2006, quando siamo nati, abbiamo lavorato sulle politiche ed è stato un boom inaspettato di contatti, sono stati fatti 600.000 test in pochi giorni, nel 2008 850.000 test con un milione e mezzo di utenti unici”.

E il progetto Openpolis non si esaurisce con le elezioni, continua per tutta la durata del mandato. Le parole d’ordine che muovono l’organizzazione sono infatti trasparenza e monitoraggio dell’operato, non solo delle amministrazioni comunali ma anche dei parlamentari. “Attraverso il sito openparlamento.it – spiega di Cesare – il cittadino può monitorare tutte le attività dei politici. Abbiamo infatti sviluppato un software che ogni giorno sistematizza le mozioni parlamentari, gli atti, i disegni di legge, gli emendamenti. La nostra redazione poi li associa ai vari argomenti, per cui se voglio monitorare l’attività svolta, ad esempio, sull’energia nucleare, ogni giorno avrò la possibilità di ricevere le informazioni a riguardo”.

Città aperte, quindi, e politica a portata di tutti. C’è anche un algoritmo che permette di monitorare la produttività di un parlamentare. “Esatto – aggiunge di Cesare – consideriamo chi presenta delle mozioni o delle interrogazioni e ogni atto lo analizziamo secondo due parametri, il consenso politico, cioè quante firme riceve anche da gruppi differenti, e quanta strada fa, visto che l’85% dei disegni di legge non viene neanche discussa in commissione”.

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