Venerdì sarà una giornata di fuoco per Bologna. I collettivi studenteschi stanno progettando di sfilare in corteo per le strade del centro e sui viali, lungo un percorso per cui non è stata chiesta l’autorizzazione alla questura. Inoltre hanno annunciato l’intenzione di bloccare il traffico per “alcune ore” all’incrocio più centrale della città tra via Indipendenza e via Ugo Bassi. Ma soprattutto gli attivisti promettono contestazioni al ministro dell’ Interno Roberto Maroni, atteso alle 16 per un’iniziativa a sostegno del candidato sindaco leghista Manes Bernardini, visita che coincide anche con lo sciopero generale promosso dalla Cgil.

“Consigliamo a Maroni di starsene a casa, ma se in quella giornata dovesse venire a Bologna la nostra sarà una piazza determinata ad agire pratiche di contestazione chiare ed esplicite” è il messaggio lanciato delle diverse realtà che hanno stanno organizzando la manifestazione. “Se Maroni verrà, siamo pronti a protestare”, ribadisce Niccolò del collettivo universitario Bartbley motivando l’iniziativa con la condanna della politica del governo sulla gestione degli sbarchi a Lampedusa.

Il ministro fu già contestato a Bologna il 28 settembre 2009: manifestanti universitari dell’Onda portarono gommoni e canotti per protestare contro i respingimenti degli immigrati e ci furono tafferugli con la polizia, lancio di oggetti e due poliziotti contusi.

Intanto proprio in questi giorni su Facebook è comparsa un pagina che, con una buone dose di ironia, tratteggia un profilo del ministro e invita a unirsi alla protesta bolognese contro il titolare del Viminale. La pagina, che in pochi giorni ha già raccolto più di 1200 amicizie, si chiama Bob Maroni e così si presenta: “Mi conosci vero? Credo proprio di sì perché ho cercato in tutti i modi di entrare nella tua vita spiandoti con telecamere e controlli informatici..del resto sono ministro dell’Interno! (ma facevo anche parte di squadracce razziste come le ronde padane!, quanto credo nella legalità che sbandiero..). Sono quello che ha ordinato da due anni a questa parte di respingere migliaia di migranti che cercavano fortuna in Italia”. Concludendo con un appello: “Dai dai dai..non ti ho dato abbastanza motivi per venirmi a trovare? Il 6 maggio c’è un corteo che parte alle 11 da piazza Verdi… vieni a salutarmi anche tu!”

Venerdì le manifestazioni degli studenti saranno due: quella organizzata dai ragazzi delle superiori (al via alle 9 sotto le Torri) e quella degli universitari, che si ritroveranno alle 11 in piazza Verdi dove confluiranno anche gli altri. In ogni caso non andranno poi in piazza Maggiore, dove ci sarà il comizio della Cgil. E’ una scelta politica precisa? “Sì – replica Niccolò – perchè dall’autunno chiediamo lo sciopero generale e arriva solo ora a ridosso delle elezioni, e poi per noi è insufficiente uno sciopero di 4 ore”. La risposta arriva da Danilo Gruppi, segretario della Camera del lavoro bolognese,  che ricorda come in Emilia-Romagna lo sciopero di venerdì sia stato esteso all’intero turno di lavoro. “Se dicono così, sono distratti!”, ha commentato Gruppi.

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