Dallo studio di fotografia a Palazzo d’Accursio. Il Movimento 5 Stelle ci crede e sceglie Massimo Bugani. Classe 1978, è lui il candidato sindaco, o come preferisce definirsi, il “portavoce dei cittadini” che proverà a ripetere il successo di Giovanni Favia, che alle amministrative del 2009 arrivò quarto intascando il 3,27% di voti. A pochi giorni dalle elezioni che decideranno il successore di Delbono, il Fatto Quotidiano l’ha incontrato per le vie della città. Davanti alle telecamere Bugani si è presentato e ha spiegato perché un bolognese dovrebbe mettere la croce sul suo nome. “Il Movimento 5 Stelle è l’unico movimento che fa una politica sulle idee e con le idee, non sui soldi e con i soldi. Saremo il buon senso all’interno delle istituzioni”

Bolognese da sempre ma grillino dal 2005, prima di correre per le comunali trascorreva le giornate nel suo negozio di fotografia, in via Corticella. Il Foto Image, così si chiama, oggi è tappezzato di manifesti e più che una bottega sembra una sede elettorale

Si presenta con maglioncino e jeans, uno stile semplice. Niente giacca e cravatta per lui, che preferisce non essere assimilato agli uomini di partito. È infatti proprio sull’estraneità al sistema politico tradizionale che costruisce i suoi punti di forza. “Noi non siamo né di destra né di sinistra, né di centro. Non puntiamo su ideologie, non siamo legati a un passato politico. Siamo liberi da vincoli. Noi facciamo politica con i progetti, con idee concrete, con programmi precisi”

Il 15 e il 16 maggio la sfida sarà contro il Pd, questa volta rappresentato da Virginio Merola, contro una destra orfana del Pdl ma aggregata intorno alla Lega di Manes Bernardini, e contro l’ex ad di Hera Stefano Aldrovandi e Daniele Corticelli. Si punta almeno al ballottaggio, con una squadra di 35 persone in corsa per il consiglio comunale, di cui undici donne. Età media: 38 anni.

La Bologna che s’immagina è una Bologna senza Civis e People Mover, dotata di un piano casa, che non vada a costruire nuovi edifici, ma che sfrutti quelli già esistenti ma rimasti inutilizzati. Quello che ha in mente è una sorta di anagrafe degli appartamenti sfitti. Gli altri temi chiave del programma elettorale sono quelli classici del movimento: ambiente, riduzione degli sprechi, e partecipazione dei cittadino. “Saremo il canale tra istituzioni e cittadini, che finalmente non saranno più solo persone chiamate a fare una croce sul simbolo il giorno delle elezioni.

Saremo la loro voce. I ragazzi e le ragazze del Movimento 5 Stelle sono in politica con l’elmetto, per spirito civile. Cittadini tra i cittadini”. Cosa farà una volta entrato a Palazzo d’Accursio? “Le nostre priorità sono quelle di sempre: stop alla cementificazione, lotta alle aziende insalubri e trasparenza nelle amministrazioni”.

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