Chris Hondros e Tim Hetherington, reporter uccisi a Misurata il 21 aprile 2011

Come purtroppo spesso accade, a fare le spese delle guerre, oltre alle popolazioni civili, sono i cronisti inviati al fronte. Occhi e orecchi dei conflitti e del loro carico di violenze.

E’ successo di nuovo, a Misurata, dove due reporter hanno perso la vita a causa di un colpo di artiglieria sparato durante i combattimenti in città fra le forze fedeli a Gheddafi e gli insorti.

Le vittime si chiamano Chris Hondros e Tim Hetherington, entrambi di 41 anni. Assieme a loro sono rimasti feriti altri due giornalisti. Il colpo di artiglieria è esploso nel centro della città che da due mesi è sotto assedio da parte delle forze del Colonnello.

I due cronisti erano molto conosciuti nell’ambiente del giornalismo di guerra. L’inglese Hondros era stato nominato agli oscar per un suo documentario sulla guerra in Afghanistan, mentre il suo compagno di lavoro, l’americano Hetherington, era stato finalista del prestigioso premio Pulitzer. Nel 2005 aveva inoltre vinto il Robert Capa, uno dei più prestigiosi riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo.

Assieme a loro sono rimasti feriti altri due cronisti. Uno è Michel Brown, mentre l’altro è un reporter francese identificato solo con il nome di Guy. L’episodio è avvenuto nella centralissima via Tripoli che da mesi è uno dei punti nevralgici degli scontri fra le forze di Gheddafi e gli insorti. I quattro stavano lavorando in gruppo quando sono stati investiti dall’onda d’urto e dalle schegge di una granata.

La notizia è stata data da un altro collega, il fotoreporter Andre Liohn, anche lui ferito, ma in un altro episodio, mentre si trovava nella città libica. Sul suo profilo Facebook ha scritto che i due sono morti “mentre lavoravano al fronte”.

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