“La migliore difesa è l’attacco; il problema che ha questo Paese non è tanto quello di difendere quanto quello di sviluppare”. Ha esordito con queste parole il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso di una audizione in commissione Finanze alla Camera, dove è all’esame del decreto legge che contiene misure urgenti per garantire l’ordinato svolgimento delle assemblee societarie annuali.

“Il problema – ha sottolineato il ministro – è capire bene il contesto in cui siamo”. Parlando del provvedimento allo studio della commissione il ministro ha notato che si tratta di una “norma generale”. Perché “quando a un certo punto venne fuori, dai mezzi d’informazione, che serviva per superare la complessità delle nomine nelle grandi società pubbliche quotate quotate e leggendo giornali ho detto: è un’idea anche questa, in realtà le nomine sono state fatte in tempo ma effetivamente l’utilità avrebbe potuto essere costituita anche da quella necessità”.

Inoltre, secondo Tremonti, le norme “dovrebbero essere messe a regime nel software del milleproroghe ogni anno”. Il piano nazionale sulle riforme “contiene ipotesi che saranno presto oggetto di un decreto legge che saranno relative a opere pubbliche, edilizia abitativa, turismo e ricerche scientifica”, ha poi ribadito il ministro dell’Economia.

“Cerchiamo di essere pratici – ha esortato il titolare delle Finanze – il 95 per cento del Pil è fatto da imprese con meno di 15 addetti. E al vertice ci sono poche società quotate alcune bloccate per struttura societaria. Ma il numero di quotate è sceso – ha detto ancora il ministro – Dobbiamo far crescere l’economia nella sua dimensione: non vuol dire che dobbiamo ingratitudine a milioni di piccoli imprenditori che fanno la nostra economia. Siamo la seconda manifattura del mondo e gli ideologi che hanno sostenuto il contrario ora ‘risalgono le valli’. Se cresce la dimensione dei mercati deve anche crescere quella imprenditoriale”.

Da Tremonti è arrivata anche una stoccata contro il Pd: “Non ho ricevuto grandi proposte. Mi è stato detto che il Pd ha lavorato a un documento. In effetti conosco quel documento, e per usare una parafrasi diplomatico – eufemistica credo che il ‘lifetime’ all’Eurostat di quel documento non superi i 10 minuti”.

Durante l’audizione c’è stato anche il tempo per un piccolo battibecco tra Tremonti e un parlamentare dell’opposizione. Mentre il ministro parlava degli interventi che il governo intende varare per favorire la crescita, un deputato ha protestato: “Ma stiamo parlando di Parmalat!”. “Io mi posso permettere di dire quello che voglio – ha replicato Tremonti – e voi di dire quello che volete. Siamo in un libero Parlamento. Io ho raccolto l’invito ad una discussione più ampia…allora basta, arrivederci…”. Poi la discussione si è placata ed è ripreso il dibattito.

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