Le autorità francesi hanno sospeso tutti i treni che dalla stazione di Ventimiglia sono diretti in Francia e inviato al confine ferroviario di Mentone un reparto della Compagnie republicaine de securite (Crf) in tenuta antisommossa. La misura “è temporanea per ragioni di ordine pubblico motivata dal fatto che era in corso una manifestazione” pro-migranti davanti alla stazione di Ventimiglia, ha riferito una portavoce del ministero dell’Interno francese. “Apparentemente hanno il diritto di farlo”, è stato il commento del commissario europeo agli Affari interni, Cecilia Malmstroem.

Un vasto spiegamento di poliziotti, carabinieri e finanzieri in tenuta antisommossa ha bloccato l’accesso dei manifestanti al Consolato francese, in via Hanbury, a Ventimiglia. Circa 300 autonomi dei centri sociali e immigrati tunisini stanno protestando contro la chiusura della frontiera con la Francia e il blocco della libera circolazione dei profughi in Europa. Cori di protesta, in lingua araba, da parte dei tanti profughi che al grido di “liberte'”, chiedono di poter manifestare il proprio dissenso contro le autorità d’oltralpe.

Solo dopo alcune ore e dopo un blocco dei binari della stazione è stato raggiunto un accordo tra i manifestanti dei centri sociali e il responsabile del locale centro di accoglienza, affinché gli oltre 150 immigrati tunisini siano ospitati per la notte, in attesa di ripartire, eventualmente domani, per la Francia. Gli attivisti dei centri sociali hanno voluto trattare con il responsabile del centro, Stefano Zerbone della Croce Rossa, e non direttamente con le forze dell’ordine che hanno presidiato tutta la zona di confine e in special modo la ferrovia. Dopo l’ok della Croce Rossa, che ha garantito l’ospitalità a tutti i migranti, fino ad un numero di 150 posti letto, i manifestanti hanno interrotto il sit-in e liberato la ferrovia, ma una delegazione di autonomi, comunque, rimarrà a Ventimiglia anche per la notte in attesa degli sviluppi di domani. La manifestazione si è svolta in modo pacifico, con alcuni brevi momenti di tensione.

E contro la decisione francese arrivano le proteste del governo italiano. Dopo la ”sospensione unilaterale del traffico ferroviario a Ventimiglia, il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha dato immediate istruzioni all’Ambasciatore d’Italia a Parigi di svolgere un passo diplomatico presso le Autorità francesi per esprimere la ferma protesta da parte del Governo italiano”. Lo comunica la Farnesina in una nota spiegando che sono stati chiesti “chiarimenti per le sopraindicate misure che appaiono illegittime e in chiara violazione con i generali principi europei”. E’ stato “altresì sollecitato il Consolato a Nizza per attivare contatti immediati con le Autorità locali e ottenere chiarimenti al riguardo”.

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