Il ministro Alfano, sino ad oggi, non ha potuto e non ha voluto rispondere nell’aula  della Camera dei deputati alla domanda ossessivamente  ripetuta da decine di parlamentari dell’opposizione: “Ministro ci dica a quanti processi si applicherà la ‘prescrizione greve’? Ministro pur di salvare il vostro  capo a quante persone negherete giustizia? Ministro è vero che sotto la mannaia della prescrizione cadranno anche processi realtivi alle vittime del terremoto, dell’incidente ferroviario di Viareggio, di centinaia di truffe e persino di decine e decine di infortuni sul lavoro?”.

Dal  momento che il ministro ha avuto la consegna del silenzio, domani saranno le stesse vittime della prescrizione “greve” a rivolgere la domanda a lui e a chi tace come lui. Prima davanti alla Camera e poi, dalle 17 alle 20, in piazza del Pantheon con il Popolo viola, Articolo21, Libertà e Giustizia, si ritroveranno decine e decine di associazioni  per gridare il loro no alla prescrizione per Berlusconi e alla proscrizione per loro, per i loro cari, persino per la memoria di chi non c’è più.

Al ministro Alfano, ai parlamentari che votano perché “altrimenti quello ci manda tutti a casa”, a quelli tra loro che un tempo invocavano “legge e ordine”, vogliamo dedicare la lettera che ci ha spedito la signora Antonietta Centofanti a nome del Comitato Familiari Vittime della Casa dello Studente dell’Aquila.

Con lei, al sit in di domani ci saranno anche: il Comitato delle White House di Milano – Vittime dell’amianto, l’Associazione 140 – Familiari Vittime Moby Prince, il Gruppo cittadino per Scaletta, la località messinese in cui due anni fa morirono 19 persone per una frana, l’Associazione “Il mondo che vorrei” dei familiari delle vittime della strage di Viareggio

Il ministro Alfano continuerà a non rispondere, ma prima o poi lui e il suo capo saranno travolti dalla rabbia di tanti “umiliati e offesi”.

Articolo Precedente

Berlusconi senza distorsioni

next
Articolo Successivo

Processo breve: tana libera B. e altri 25mila

next