Nella sfida tra Merola e Bernardini entrano in campo i big della politica nazionale. La chiusura della campagna elettorale vedrà da una parte l’arrivo di Bersani, e dall’altra quella di Bossi, assente da Bologna da sei anni. E se l’anno scorso, in occasione delle regionali, si scomodò anche Berlusconi accorso sotto le Due Torri a sostegno della Bernini, quest’anno il Pdl vola basso e lascia la scena ai leader del Carroccio.

La parata di personaggi dal “nome importante” comincia già domani. Alle 18.30 all’Hotel Savoia il ministro della Gioventù Giorgia Meloni concluderà un incontro Lega-Pdl, con il candidato Manes Bernardini e il consigliere regionale del Popolo della Libertà Galeazzo Bignami. Alle 21, invece, al Teatro Testoni, Concita de Gregorio, Valerio Massimo Manfredi, Sergio Staino e gli Skiantos parteciperanno alla notte bianca in difesa della cultura e della scuola. Previsti anche collegamenti in streaming con Milano, Torino e Napoli. Sabato sarà invece il giorno del primo appuntamento con Pierluigi Bersani, che alle 9.15 sarà alla Cappella Farnese di Piazza Maggiore per parlare insieme al presidente regionale Vasco Errani di ambiente e green economy.

Il 17 sarà la volta del ministro dell’Interno Roberto Maroni. Annunciata la settimana scorsa come visita puramente istituzionale a fronte degli ordigni fatti trovare alla sede dell’Eni e dell’Ibm, assume oggi le forme di un appuntamento elettorale in grande stile, tutto dedicato a portare voti al pupillo del ministro, oggi candidato sindaco di Bologna, Manes Bernardini. L’arrivo di Umberto Bossì è invece previsto per il week end tra il 7 e il 10 maggio. Il Senatùr torna in Emilia dopo sei anni (nel settembre del 2005 andò a Rastignano per la festa della Lega), e dopo ben 14 anni dall’ultimo comizio sul Crescentone.

Intanto i militanti del Carroccio si danno un gran da fare per le strade città, con volantini, magliette rossoblu con lo slogan “Finalmente Bologna”, banchetti e camion-vela. Per il prossimo finesettimana è prevista anche l’apertura della nuova sede elettorale in centro. Dopo l’episodio in via Ugo Bassi della settimana scorsa, con la vetrina andata in frantumi, Bernardini però non rivela la via che ospiterà gli uffici elettorali. Meglio così, spiega, “non abbiamo ancora finito di pagare l’assicurazione”.

Dall’altra parte il Pd schiera una lunga serie di nomi a supporto del candiato Merola. Da Walter Veltroni, presente a Bologna il 19 per confrontarsi sul tema della legalità, a Rosy Bindi prevista in città per 20 in occasione di un incontro sul federalismo. E ancora: il 28 Anna Finocchiaro parlerà di giustizia, il 2 maggio arriverà Dario Franceschini, mentre il 3 Livia Turco farà il suo intervento su sanità e welfare. “Vogliamo proporre ai bolognesi – ha spiegato ieri il segretario provinciale Raffaele Donini, presentando il calendario della campagna elettorale – un’opposta visione del governo, della città e dell’Italia. E cominciamo da ciò che il Governo maltratta. Si tratta- ha aggiunto – di costruire un pezzo consistente dell’alternativa a Berlusconi”

E in attesa del grande appuntamento in Piazza Maggiore, con Bersani che andrà a chiudere la campagna del Pd, Merola e i suoi si preparano ad accogliere D’Alema. La data del suo arrivo è ancora da definire, ma di sicuro comparirà a fianco del candidato sindaco a ridosso del gran finale di metà maggio.

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