Ecco la cronaca del 5 aprile

16.45 – Preoccupazione per l’acqua radioattiva, il Giappone chiede scusa alla Corea del Sud

L’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha risposto scusandosi alle preoccupazioni espresse dal governo di Seul per lo sversamento improvviso delle 11.500 tonnellate di acqua radioattiva nell’oceano. Le istituzioni di Tokyo si sono impegnate a spiegare a tutti i Paesi interessati la manovra d’urgenza, come ha precisato il portavoce dell’Agenzia, Hidehiko Nishiyama.

12.04 – Scuole sotto controllo a Fukushima

Avviate le misurazioni delle radiazioni nei cortili e nei campi da gioco delle scuole tra i 20 e i 30 chilometri dalla centrale nucelare di Fukushima. Tutte le strutture all’interno di quel raggio sono state evacuate, quelle a una distanza superiore – secondo la prefettura – non sarebbero a rischio. Nei prossimi giorni saranno controllate quasi 1.500 scuole, tra asili nido, elementari e medie.

11.49 – La Corea del Sud chiede spiegazioni per lo scarico di acqua radioattiva

“Chi non proverebbe un minimo di timore dopo aver saputo che si tratta di acqua contaminata?”. La Corea del Sud chiede spiegazioni sullo scarico di 11.500 tonnellate di acqua radioattiva nell’oceano Pacifico. Il portavoce del ministero degli Esteri, Cho Byung-jae, ha spiegato che in Corea attendono una notifica sulla decisione presa da Tokyo, lamentando di non essere stati avvertiti per tempo.

8.28 – Fukushima, iodio radioattivo in mare 7,5 milioni di volte più della norma

Quantitativi di iodio-131 pari a 7,5 milioni la norma sono stati rilevati nelle acque davanti al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima. Lo riferisce in una nota la Tepco, il gestore dell’impianto, spiegando che il campione esaminato è stato raccolto il 2 aprile. I dati della Tepco sono quindi relativi a campioni prelevati prima del rilascio in mare di 11.500 tonnellate di liquidi, cominciato ieri pomeriggio, segnati da radioattività bassa, pari a 100 volte i livelli legali. Sempre la stessa utility ha fornito in seguito i valori di un altro prelievo effettuato ieri, risultato 5 milioni di volte oltre la norma. Il cesio-137, invece, è di 1,1 milioni di volte superiore ai limiti consentiti. Se il potenziale inquinante dello iodio ha una vita di 8 giorni, il decadimento del cesio è più lungo, pari a 30 anni.

6.50 – Tepco indennizzerà residenti e agricoltori

La Tepco, il gestore della centraledi Fukushima, ha reso noto che pagherà indennizzi provvisori a residenti e agricoltori colpiti dalla crisi nucleari. La più grande utility asiatica, riportano i media di Tokyo, farà una stima provvisoria dei risarcimenti da versare in consultazione con il governo affinché avvenga quanto prima. Il ministro dell’Economia, Commercio e Industria, Banri Kaieda, ha spiegato di aver disposto “l’ erogazione immediata tutte le volte che risulti possibile da definire”. Sono circa 80.000 i residenti nel raggio dei 20 km dalla centrale costretti all’evacuazione, mentre un’ulteriore fascia di 10 km costituisce un’area di rispetto. La Tepco ha dato la disponibilità al rimborso delle spese mediche e della perdita di reddito a causa dell’evacuazione.

5.47 – Governo attento a impatto acqua radioattiva in mare

Il governo giapponese seguirà ”con grande attenzione” l’impatto nell’oceano del rilascio di acqua con bassa radioattività da parte di Tepco, il gestore della problematica centrale nucleare di Fukushima. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, nel corso della conferenza stampa di tarda mattinata, aggiungendo che “è una priorità verificare le conseguenze sulla flora e sulla fauna marina” anche se la bassa radioattivà dell’acqua lascia ipotizzare una rapida diluzione della contaminazione. La Tepco ha cominciato ieri a riversare 11.500 tonnellate di acqua, previa via libera della Nisa (l’Agenzia per la sicurezza nucleare), per accelerare sui lavori di messa in sicurezza dell’ impianto. L’iniziativa è legata anche ai tempi tecnici d’arrivo della prima ‘megafloat’, l’isola galleggiante in cui stoccare i liquidi radioattivi, stimato per la prossima settimana. La principale utility asiatica ne ha ordinate altre tre.

Ecco la cronaca del 4 aprile

13.13 – Tepco: travaso non comprometterà mare

La Tepco ha assicurato che il travaso di acqua radioattiva nell’oceano non comprometterà l’ecosistema marino e la sicurezza del pescato. Un ufficiale della società ha assicurato che, se si consuma pesce proveniente dal mare contaminato una volta al giorno per un anno, si potranno assorbire circa 0.6 millisievert di radioattività, pari a un quarto delle normali radiazioni provenienti dall’ambiente nell’arco di un anno.

12.40 – Iniziato rilascio acqua radioattiva in mare

La Tepco ha cominciato a riversareacqua radioattiva direttamente nell’oceano Pacifico. Lo rendono noto i media nipponici, secondo cui l’operazione è cominciata alle ore 19.00 locali (le 12.00 in Italia).

11.50 – Greenpeace manda una seconda squadra di esperti

Greenpeace ha inviato una seconda squadra di esperti in radioprotezione per indagare sul fallout radioattivo nelle aree circostanti la centrale di Fukushima. Oltre alla contaminazione ambientale, saranno effettuati test su latte e prodotti agricoli.

La scorsa settimana, la prima squadra inviata da Greenpeace aveva riscontrato, a 40 chilometri dalla centrale, una contaminazione tale da giustificare l’evacuazione dell’area. Il Governo giapponese ha accusato Greenpeace di diffondere dati falsi, ma le misurazioni dell’organizzazione ambientalista sono state successivamente confermate dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).

10.23 – Acqua riversata 100 volte più radioattiva della norma

Tepco ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, che il rilascio volontario di acqua radioattiva rientra nel tentativo di accelerare i lavori per riportare la centrale nucleare di Fukushima sotto controllo.

La quantità totale di liquidi contaminati potrebbe essere di 15.000 tonnellate, con una concentrazione di radiazioni stimata in circa 100 volte il limite legale, quindi a un livello “relativamente basso”, secondo la compagnia.

L’eccessivo accumulo di acqua, presente in diverse parti dell’impianto, comprese quelle vicino a reattori e turbine, ha ostacolato i lavori della messa in sicurezza. Lo scarico in mare, ad ogni modo, è un piano estremo in quanto la Tepco non riesce a trovare spazi sufficientemente grandi nei quali poterla trasferire.

9.58 – Tepco – 15mila tonnellate di acqua radioattiva in mare

La Tepco, la società che gestisce la centrale di Fukushima, progetta di riversare in mare 15mila tonnellate di acqua radioattiva. Lo riferisce la Jiji Press citando fonti governative. L’operazione servirebbe a liberare gli spazi di stoccaggio dell’impianto per utilizzarli per altre quantità di acqua che presentano maggiori livelli di radioattività. “Non abbiamo altra scelta che riversare l’acqua radioattiva nell’oceano come misura di sicurezza”, ha confermato il portavoce dell’esecutivo, Yukio Edano, durante una confernza stampa. Secondo un portavoce della Tepco, comunque, si tratterrebbe di acqua solo lievemente radioattiva.

7.09 – Aggiornato il conto delle vittime

E’ salito a 12.157 il numero dei morti accertati per il terremoto e lo tsunami in Giappone. E’ l’ultimo bilancio della polizia, che ha aggiornato a 15.496 la cifra dei dispersi.

7-07 – Iniettato colorante per fermare falla radioattiva

Gli operatori della Tepco stanno iniettando del colorante liquido del reattore n.2 della centrale nucleare giapponese di Fukushima, in un altro tentativo di chiudere la falla di 20 centimetri responsabile della fuoriuscita di acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico. In precedenza i tecnici avevano usato prima calcestruzzo e poi polimeri assorbenti, ma la perdita non e’ stata ancora arginata.

7.05 – Governo contro la Tepco

Il governo giapponese va in pressing sulla Tepco, il gestore dell’impianto nucleare di Fukushima, perchè blocchi la falla del pozzo di contenimento del reattore n.2 che riversa acqua altamente radioattiva nell’oceano.

“Dobbiamo assolutamente fermare l’infiltrazione di acqua contaminata il più presto possibile: con questa forte determinazione, abbiamo chiesto alla Tepco di agire in fretta”, ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano.

In mancanza di una svolta immediata, ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa, l’accumulo di materiale radioattivo “avrà un pesante impatto sull’oceano”.

5.38 – Radiazioni oltre la norma a 30 km di distanza

Radiazioni superiori alla norma sonostate rilevate appena fuori dal raggio di 30 km dalla centrale nucleare di Fukushima. Lo riferisce l’agenzia Kyodo.

A seguito della perdita di materialeradioattivo causata dai danni del sisma/tsunami dell’11 marzo, le autorità nipponiche avevano disposto l’evacuazione nel raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima, più altri 10 km di cosiddetta area di rispetto.

Greenpeace, sulla base delle analisi effettuate intorno al sito, aveva chiesto l’estensione della zona di evacuazione fino a 40 km, diventati addirittura 80 km secondo le valutazioni fatte dagli Stati Uniti che avevano così causato qualche scintilla nei rapporti con l’alleato giapponese.

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