Oggi davanti all’ingresso del mercato di Porta Portese, a partire dalle ore 11, si è tenuto uno Speech Corner promosso dal Comitato 9 aprile “il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta”.

Precari, stagisti, giovani disoccupati, lavoratori autonomi (ma molto vulnerabili) e studenti sono saliti sopra una sedia per raccontare la loro storia di ordinaria precarietà. E in tanti hanno avuto voglia di fermarsi e imitare il gesto per raccontare la fatica di fare tre lavori per mantenersi, l’ansia di passare da un contratto all’altro, l’ingiustizia di retribuzioni ridicole, la frustrazione per il lavoro che non c’è. Tanti genitori si sono fermati e hanno raccontato di figli andati all’estero alla ricerca di opportunità che qui non ci sono, o quanto pesa la precarietà dei figli sul bilancio familiare.

Tante storie diverse con una cosa in comune: la voglia di dire basta a questa situazione. La voglia di riscatto ci porterà in piazza il 9 Aprile a dare voce a tutte le storie che oggi abbiamo ascoltato e alle mille altre che non hanno ancora trovato un canale di espressione.

L’iniziativa di stamane, infatti, rientra nel percorso che porterà alla manifestazione del 9 aprile “il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta” che si terrà a Roma e in altre città italiane.

Articolo Precedente

Ferilli: “Del caso Ruby mi scandalizza più l’abuso di potere”

next
Articolo Successivo

B. chiama i fan in tribunale ma è un flop

next