La mediazione nelle cause civili diventa realtà. Da oggi, infatti, diviene obbligatorio il tentativo di mediazione fra le parti nelle liti in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari.

E’ questo il comunicato stampa, datato 21 marzo 2011 e pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia, con il quale il ministro Angelino Alfano informa i cittadini del nuovo strumento a loro disposizione per affrontare e, auspicabilmente, risolvere liti e controversie di natura civile.
Il comunicato stampa rappresenta il primo passo della campagna che la legge impone al ministro della Giustizia di promuovere al fine di divulgare, tra i cittadini, l’operatività del nuovo istituto della mediazione.

L’art. 21 del Decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, modificato dal recente Decreto milleproroghe, infatti, dispone che “Il Ministero della Giustizia cura, attraverso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con i fondi previsti dalla legge 7 giugno 2000, n. 150, la divulgazione al pubblico attraverso apposite campagne pubblicitarie, in particolare via internet, di informazioni sul procedimento di mediazione e sugli organismi abilitati a svolgerlo.
La legge affida, pertanto, proprio al ministro della Giustizia, come è naturale che sia, il compito di informare i cittadini della piccola rivoluzione in atto.
Per informare, tuttavia, bisognerebbe prima informarsi, specie se si vuole e deve fare informazione sotto l’autorevole sigillo del Ministero della Giustizia.

Al Ministero sembrano, invece, essersi dimenticati della circostanza che, come riferito dal quotidiano giuridico online LeggiOggi, con il Decreto Milleproroghe il legislatore ha ridimensionato l’ambito di operatività della mediazione, escludendo, almeno per il momento, l’applicabilità dell’istituto alle controversie in materia di responsabilità civile da circolazione e condominio.

Nel comunicato stampa, infatti, si riferisce che la mediazione sarebbe operativa anche per tali materie. E’ una “bufala” di Grazia e Giustizia!
In questo momento abbiamo tutti questioni ben più serie da affrontare ma prendere atto che non ci si può fidare dell’informazione giuridica diffusa dal Ministero della Giustizia in adempimento di uno specifico obbligo di legge non è certo notizia che possa farci sentire un Paese moderno ed efficiente.

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