23.08 – “Impossibile entrare nell’edificio”

La televisione giapponese sta trasmettendo le immagini del nuovo incendio. Un esperto spiega che c’è stata una nuova esplosione e poi si sono viste fiamme uscire dalla struttura. Secondo l’esperto della Tepco, non è possibile entrare all’interno dell’edificio, a causa delle altissime temperature.

23.02 – Incendio al reattore 4 dopo esplosione

Un nuovo incendio si e’sviluppato al reattore n. 4 della centrale nucleare giapponese di Fukushima, a poche ore da un’esplosione che già aveva provocato un primo incendio. Lo ha com,unicato la Tepco, l’ente gestore dell’impianto.

22:38 – Tokyo, crepa in tetto reattore 4 Fukushima

L’ente per la sicurezza nucleare giapponese ha riferito che l’esplosione di oggi nel reattore 4 della centrale nucleare di Fukushima I ha provocato una crepa nel tetto dell’edificio-contenitore. Le dimensioni della fessura non sono state precisate. Inoltre, ha riferito la stessa fonte, due dipendenti che si trovavano nell’area-turbine del reattore 4 sono dispersi.

Le autorità giapponesi, secondo l’Agenzia atomica, stanno tentando disperatamente di impedire che l’acqua usata per raffreddare le barre radioattive evapori, rilasciando nell’atmosfera materiale radioattivo pericoloso. Secondo l’Agenzia giapponese è possibile che l’acqua nel reattore sia attualmente in ebollizione.

19.40 – Ispra: “A Fukushima incidente con conseguenze più estese”

Allo stato attuale, “l’incidente in corso presso la centrale di Fukushima Daiichi potrà essere classificabile al livello 5 della scala Ines della Iaea”, cioè un incidente classificato come “con conseguenze più estese”. La valutazione arriva dall’Ispra che fornisce un aggiornamento ad oggi pomeriggio della situazione presso la centrale nucleare in Giappone di Fukushima Daiichi, la più a rischio in seguito al terremoto dell’11 marzo scorso, sulla base degli aggiornamenti ricevuti dalla Iaea e come fornito dall’Autorità di sicurezza nucleare giapponese. Il livello 5 è pari a “incidente con conseguenze significative” come recita la scala Ines dell’Iaea e riportato come “con conseguenze più estese” sul Piano Nazionale italiano 2010 delle Misure Protettive contro le Emergenze radiologiche. La scala Ines classifica a livello 7 l’incidente di Chernobyl.

19.06 – Londra all’Ue: “Più prudenza”

Londra esorta i partner europei a non lasciarsi andare a giudizi affrettati sulla sicurezza degli impianti nucleari dopo quanto accaduto in Giappone. Intervenendo in parlamento e facendo apparentemente riferimento alla Germania, il segretario per l’Energia, il liberaldemocratico Chris Huhne, ha accusato “politici continentali” di agire in modo affrettato. La Germania ha deciso di fermare sette delle sue centrali più vecchie a seguito di quanto accaduto in Giappone. “So che questo può essere frustrante per coloro che vogliono arrivare a conclusioni più rapide ma non dobbiamo affrettare i giudizi. Aspettiamo di sapere tutto”, ha dichiarato Huhne. Il governo britannico ha intanto ordinato una revisione delle norme di sicurezza degli impianti nucleari del paese da parte di esperti e autorità competenti. Una revisione, ha spiegato Huhne, decisa per assicurarsi che il dibattito nel paese poggi “sulla realtà e sui fatti e non su supposizioni”.

18.56 – Fukushima, la situazione nelle due centrali

Il Giappone e il mondo intero rimangono con il fiato sospeso davanti all’evolversi dell’emergenza nucleare nelle due centrali di Fukushima, sulla costa nordorientale del Paese, devastata dal sisma e dallo tsunami della scorsa settimana. I due impianti, Fukushima 1, dotata di sei reattori, e Fukushima 2, con quattro, distano l’una dall’altra circa 12 chilometri. L’attenzione si concentra soprattutto su quanto sta avvenendo nella centrale di Fukushima 1. La situazione, aggiornata alla serata di martedì, presenta le seguenti criticità: nel reattore 1, guasto all’impianto di raffreddamento, parziale fusione del nocciolo, fuoriuscita di vapore, esplosione di idrogeno, pompaggio di acqua di mare per il raffreddamento. Nel reattore 2, guasto all’impianto di raffreddamento, con pompaggio di acqua di mare, barre di combustibile rimaste temporaneamente scoperte, fuoriuscita di vapore, danni al sistema di contenimento, si teme una potenziale fusione. Nel reattore 3, guasto all’impianto di raffreddamento, timori per una parziale fusione del nocciolo, fuoriuscita di vapore, pompaggio di acqua di mare, esplosione di idrogeno, alto livello di radiazioni riscontrato nelle vicinanze. Nel reattore 4: sottoposto a lavori di manutenzione al momento del sisma, si è verificato un incendio, forse provocato da un’esplosione di idrogeno nella vasca per lo stoccaggio del combustibile spento, con abbassamento del livello dell’acqua. Nei reattori 5 e 6, in manutenzione al momento del sisma, il livello della temperatura è salito nelle vasca di contenimento del combustibile spento. E’ invece sotto controllo la situazione nella centrale di Fukushima 2, dove nei reattori 1, 2 e 4, a seguito di un guasto agli impianti di raffreddamento dovuto al sisma, è stata operato il cosiddetto ‘cold shutdown’, vale a dire l’arresto a freddo. Procedura effettuata anche nel reattore 3.

18.56 – “Leucemie da radiazioni si manifestano anche dopo anni”

Come insegna l’esperienza di Chernobyl, tra gli effetti a lungo termine dell’esposizione alle radiazioni i peggiori sono la leucemia e l’aplasia midollare, una malattia del midollo osseo molto simile alla leucemia, che si possono manifestare anche a distanza di tempo. Lo afferma Giorgio Dini, direttore del dipartimento di Ematologia e Oncologia pediatrica dell’istituto Gaslini di Genova, che ha curato diversi piccoli pazienti provenienti dall’area colpita dal disastro 25 anni fa. “Entrambe queste patologie richiedono un trapianto di midollo, anche se la leucemia oggi può essere trattata nel 90 per cento con la chemioterapia – spiega l’esperto – queste malattie si possono manifestare subito, nelle persone esposte a grandi dosi di radiazioni, oppure dopo qualche anno nel caso in cui l’esposizione sia stata minore”. L’istituto genovese ha curato una decina di pazienti dall’area di Chernobyl, l’ultimo dei quali lo scorso anno: “Questo non sarà il caso del Giappone – continua Dini – dove l’assistenza medica è più che adeguata e dove verranno curati gli eventuali malati. Curiosamente il primo trapianto di midollo in Europa è stato fatto proprio a causa di un incidente nucleare, avvenuto negli anni ’50 nella ex-Jugoslavia. In quel caso si tentò l’operazione su alcuni scienziati, ma non si conosceva ancora l’Hla, cioè l’’impronta digitalè che differenzia il midollo di diverse persone e che rende necessario trovare quelle compatibili per il trapianto. Furono quindi trapiantati a caso, e purtroppo morirono tutti”.

18.44 – Radio France richiama i propri inviati dal Giappone

Radio France ha deciso di ritirare il proprio staff in Giappone impegnato nella copertura degli eventi successivi al sisma e allo tsunami che hanno colpito il Paese la scorsa settimana. Lo riporta l’agenzia Kyodo, che cita un portavoce dell’emittente, che ha spiegato che la decisione è stata presa a seguito degli incidenti nella centrale nucleare di Fukushima. L’emittente radiofonica statale francese ha inviato in Giappone uno staff di sette persone, tra giornalisti e tecnici, ed è stato deciso che nel Paese rimarrà al momento un solo corrispondente.

18.42 – bassi livelli di radioattività su portaerei G. Washington

Bassi livelli di radioattività sono stati registrati dalla portaerei americana George Washington a Yokosuka, circa 320 chilometri da Fukushima. Livelli che non rappresentano un pericolo per la salute, ha reso noto l’ammiraglio Richard Wren, comandante delle forze navali americane in Giappone. Tuttavia ha esortato il personale a restare al chiuso per quanto possibile. “Non ci sono rischi apprezzabili ma siamo molto prudenti nelle nostre raccomandazioni”, ha affermato.

18.33 – Aiea: “Preoccupazione per Fukushima. Abbiamo bisogno di più informazioni”

L’Aiea esprime preoccupazione per la situazione nell’impianto nucleare giapponese di Fukushima e chiede alle autorità giapponesi di essere informata meglio e in tempi più rapidi. “Abbiamo bisogno di maggiori informazioni, di più dettagli”, ha affermato il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Yukiya Amano parlando con i giornalisti a Vienna. In particolare il capo dell’Aiea si è detto preoccupato per il fatto che la camera di soppressione del reattore 2 potrebbe essere rimasta danneggiata. La camera fa parte della struttura di contenimento primaria che dovrebbe prevenire la fuoriuscita di radiazioni. Secondo Amano inoltre esiste la possibilità che una parte corrispondente a meno del 5 per cento del nocciolo radioattivo del reattore sia rimasta danneggiata. L’agenzia ha in programma di inviare due esperti in Giappone per seguire la situazione ambientale ed un funzionario che si coordini con il governo giapponese. Ancora sono in corso discussioni su dettagli della missione e la data per la partenza non è stata fissata definitivamente. “Prima è meglio è a mio parere”, ha concluso

18.15 – Ue: “Incidenti in Giappone passati a livello 6”

La valutazione della gravita’degli incidenti nucleari in Giappone “è passata da un livello 4 ad un livello 6 sulla base di quanto successo nelle ultime 24 ore”. Lo ha confermato il commissario europeo per l’energia, Gunther Oettinger, in una conferenza stampa tenuta dopo la riunione dei ministri e degli esperti di energia nucleare tenuta nel pomeriggio a Bruxelles. “
“Non escludo altri cambiamenti in positivo o in negativo” ha aggiunto Oettinger.

18.11 – Ue: “In Giappone si parla di apocalisse”

In Giappone ”si parla di apocalisse e credo che la parola sia particolarmente ben scelta”. Lo ha detto il commissario europeo per l’energia, Gunther Oettinger, riferendo sugli incidenti nucleari in Giappone davanti alla commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo a Bruxelles.
“Praticamente tutto è fuori controllo – ha aggiunto Oettinger – Non escludo il peggio nelle ore e nei giorni che vengono”.

18.09 – Catena alimentare a rischio, bambini più esposti

Il rischio nucleare che dal Giappone tiene l’intero pianeta con il fiato sospeso minaccia la catena alimentare. Le sostanze radioattive che si propagano nell’aria da Fukushima potrebbero contaminare acqua e alimenti, facendo lievitare il rischio tumori. A correre maggiori pericoli i più indifesi: bambini e feti, ovvero piccoli che aspettano di venire al mondo. Secondo gli esperti, l’esposizione a materiale radioattivo può dare il la a vari tipi di cancro e le probabilità di ammalarsi crescono, naturalmente, all’aumentare del livello di radiazioni raggiunto. Ma c’è bisogno di misurazioni più precise, precisano gli addetti ai lavori, per fornire una valida stima del rischio. “Le esplosioni potrebbero esporre la popolazione a radiazioni per lungo tempo – spiega Lam Ching-wan, patologo all’università di Hong Kong nonchè membro dell’American Board of Toxicologists – aumentando il rischio di tumore alla tiroide, alle ossa e di leucemia. I bambini e i feti sono senz’altro i più vulnerabili. Per alcuni – aggiunge Lam, le cui dichiarazioni stanno rimbalzando sulle principali testate internazionali – anche una piccola quantità di radiazioni aumenta il rischio di cancro”. Il materiale radioattivo viene trasportato da minuscole gocce che compongono l’umidità nell’aria. Può essere direttamente inalato nei polmoni, cadere a terra o in mare con la pioggia e contaminare coltivazioni, fauna marina e acqua potabile. Molto vulnerabile è il latte di mucca, spiegano gli esperti, se il bestiame mangia foraggio esposto a radiazioni. Secondo Lee Tin-lap, tossicologo e professore alla Scuola di scienze mediche dell’ateneo di Hong Kong, è arrivato il momento cominciare a misurare la radioattività delle acque che bagnano il Giappone. “Nessuno – assicura – lo sta ancora facendo. Il vapore che si libera nell’aria tornerà nell’acqua – fa notare – e la vita marina ne sarà colpita. Quando pioverà, poi, anche l’acqua potabile sarà contaminata”. Le radiazioni sono pericolose perchè possono causare cambiamenti o mutazioni nel Dna, che a loro volta rischiano di accendere il cancro. E se è vero che l’organismo è in grado di arginare i danni al Dna riparandoli, una persona si può considerare fuori pericolo solo se il processo di riparazione impiega meno tempo di quello necessario perchè il Dna danneggiato o mutato si replichi. Ecco perchè la maggior parte degli esperti concorda nel ritenere i bambini e feti più a rischio: la loro divisione cellulare, infatti, avviene più rapidamente che negli adulti. Inoltre consumano più latte di mucca, il che li espone a ulteriori pericoli. Le vacche, infatti, assorbono lo iodio radioattivo che si deposita sulla terra brucando il foraggio.

17.52 – Allertati 500 centri trapianto midollo per emergenza Giappone

Cinquecento centri europei specializzati nel trapianto di midollo osseo sono stati allertati affinchè siano pronti a trattare possibili pazienti esposti a radiazioni in Giappone. A pensarci è stato l’European Group for Blood and Marrow Transplantation (Ebmt). Il presidente dell’Ebmt, Alejandro Madrigal, ha detto: “stiamo chiedendo ai vari centri di darci informazioni sulla loro disponibilità e capacità di accoglienza”, in modo da poter organizzare l’eventuale assegnazione dei pazienti. Il professor Ray Powles, a capo del comitato incidenti nucleari dell’Ebmt, ha fatto sapere che “fra 20 e 30 lavoratori dei siti nucleari di Fukushima che stanno cercando di contenere le radiazioni, potrebbero avere bisogno di trattamento. E’ troppo presto per fare previsioni, ma è meglio essere preparati. E’ una sorta di esercizio logistico: se le persone vengono esposte a livelli allarmanti di radiazioni, avremo pochi giorni prima che si ammalino per pianificare le loro cure. Potrebbero avere bisogno solo di terapie antibiotiche, o di altri farmaci, oppure di sangue e piastrine, qualcuno di trapianti di midollo. Non è molto diverso dal trattamento della leucemia”

17.39 – Hamaoka, centrale sicura

La centrale nuclearegiapponese di Hamaoka, vicino all’epicentro della scossa di terremoto di magnitudo 6,4 di oggi, continua ad operare “in  sicurezza”: lo hanno comunicato le autorità nipponiche all’Aiea, l’agenzia dell’Onu sull’energia atomica.
La centrale, spiega l’Aiea, è situata circa 100 km dall’ epicentro del sisma di oggi nella prefettura di Shizuoka e non lontano dal monte Fuji. Il centro emergenze dell’Aiea ha “confermato” quanto affermato dal Giappone, precisando che nell’impianto di Hamaoka le unità (reattori) 1 e 2 sono spenti e in fase di smantellamento, la 3 è “sottoposta a controllo”, mentre le unità 4 e 5 “restano sicure e operative dopo il terremoto”.

17.39 – Aiea: “Possibili danni al nocciolo 2 di Fukushima”

Il direttore generaledell’Aiea, il giapponese Yukiya Amano, ha detto che il nocciolo 2 della centrale nucleare di Fukushima potrebbe aver subito danni limitati. “C’è la possibilità di danni al noccioli. La stima è che il danno sia inferiore al 5%”, ha detto Amano in una conferenza stampa a Vienna. Amano ha definito ”preoccupante”l’incidente alla centrale ma ha detto di continuare a ritenere che la situazione è diversa dalla catastrofe nucleare di Cernobyl.

17.35 – Italiani di ritorno dal Giappone in ospedale per test

La paura della contaminazionenucleare ha già portato i primi italiani in ospedale per sottoporsi a controlli sul livello di radiazioni accumulate nel proprio organismo: due giovani, al ritorno da un viaggio in Giappone, si sono infatti presentati all’ospedale Le Molinette di Torino questa mattina per verificare un eventuale rischio per la loro salute dopo il soggiorno nipponico.   I giovani, accolti nel reparto di Fisica Sanitaria diretto da Roberto Ropolo, sono stati sottoposti, ha spiegato il direttore sanitario dell’ospedale, Roberto Arione, ad un controllo con il contatore Geiger e sono stati esaminati alcuni campioni biologici ma per entrambi i risultati sono stati tranquillizzanti, tornando quindi subito a casa.   “Stiamo ora organizzando – ha spiegato Arione – una procedura interna per i prossimi controlli”. I medici infatti hanno ipotizzato a questo punto il possibile arrivo di altre persone spinte dallo stesso bisogno di accertare le proprie condizioni di salute.   In caso di test positivi al contagio, ha anche spiegato il medico, si procede a secondo del tipo di contaminazione ad una osservazione e ad una terapia, come quella delle pillole di iodio per saturare la tiroide ed impedire che le radiazioni si accumulino causando danni successivi.

17.33 – Ecologisti spagnoli chiedono chiusura della centrale gemella di Fukushima

Il gruppo ecologista spagnolo Ecologistas en Acion ha chiesto oggi la chiusura della centrale di Garona, vicino a Burgos, nel nord del paese, che ha definito “la gemella” di quella giapponese di Fukushima.
La centrale di Garona, in servizio dal 1971, è la più vecchia delle sei ancora in attività in Spagna. Dovrebbe essere chiusa il primo aprile 2013, ma il governo del premier socialista Josè Luis Zapatero non ha escluso nelle ultime settimane di prolungarne l’attività. Gli ecologisti hanno convocato per giovedi una manifestazione a Madrid per chiedere che Gerona venga effettivamente chiusa.

17.15 – Tepco, raffreddamento reattore 2 migliora

Il livello dell’acqua diraffreddamento del reattore 2 della centrale di Fukushima 1 sta “recuperando senza intoppi”, secondo quanto comunica la società gestrice, la Tokyo Electric Power Company (Tepco).
L’impianto di raffreddamento è stato messo fuori uso da terremoto e tsunami e per abbassare la temperatura del reattore si è ricorsi alla massiccia immissione di acqua marina.

17.12 – Usa, sotto accusa sistema Fukushima

Il Mark 1, il sistema di contenimento del reattore di Fukushima, prodotto dalla General Electric da ormai quarant’anni, è vecchio, poco sicuro e andrebbe ridisegnato radicalmente. Lo pensano in tanti negli Stati Uniti, dopo l’incidente alla centrale giapponese che sta mettendo in ansia il mondo intero. A mettere sott’accusa questo impianto, non sono solo ambientalisti anti-nuclearisti, ma anche scienziati e esperti indipendenti. Ne parla anche il Washington Post, raccontando che questo sistema, quando fu ideato, aveva il merito di essere più piccolo e meno costoso dei precedenti. Ora però, alla luce del gravissimo incidente giapponese, il giornale si chiede se sia ancora sicuro o piuttosto andrebbe aggiornato per far fronte a gravi disastri come terremoti o tsunami. La casa produttrice ovviamente fa quadrato: “Il Mark 1 – sostiene la General Electric in una nota – è il nostro fiore all’occhiello, con un invidiabile record di sicurezza. Oggi ci sono 32 reattori di questo tipo in giro in tutto il mondo e non abbiamo mai registrato una rottura nel nostro sistema di contenimento”.

17.11 – UE, via libera a stress test su centrali

I Paesi dell’Ue hanno deciso dieffettuare test di resistenza sulle centrali nucleari europee su base volontaria. Lo ha annunciato il commissario europeo per l’energia Guether Oettinger.

16.53 – Francia: “Non usciremo dall’atomo per decenni”

La Francia ”non uscirà dal nucleare per i prossimi decenni”: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri francese, Alain Juppè, nella conferenza stampa finale della ministeriale G8 a Parigi.“Questo – ha aggiunto il capo del Quai d’Orsay – per la semplice ragione che non potremmo assicurare in nessun altro modo il nostro approvvigionamento”. Oggi il ministro dell’Ecologia, Nathalie Kosciusco-Morizet, ha annunciato la prossima convocazione di una conferenza “di crisi” in Francia alla luce degli incidenti alle centrali nucleari giapponesi.

Ore 16.43 – Usa, grande richiesta pillole anti-radiazioni

Alcuni dei produttori Usa dipastiglie di ioduro di potassio, che aiutano la tiroide a combattere gli effetti delle radiazioni, stanno per restare senza scorte a causa dell’alta richiesta del prodotto.
La Ambex, uno dei principali fornitori, ha esaurito in pochissimo tempo le sue scorte di confezioni da 14 pastiglie messe in vendita, col nome Iosat, al costo di dieci dollari. “Stiamo ricevendo tre ordini al minuto per le pastiglie Iosat – ha detto un portavoce della compagnia – di solito la richiesta è di tre confezioni alla settimana. Alcune delle persone che chiamano sono veramente terrorizzate”. La compagnia spiega a coloro che chiamano che le probabilità che quantitativi di radiazioni pericolose possano raggiungere gli Stati Uniti dal Giappone sono molto basse. “Ma molti di quelli che chiamano hanno paura – spiega il portavoce – soprattutto quelli che abitano sulla costa pacifica degli Stati Uniti”.

16.36 – Agenzia energia russa: “Nostra posizione non cambia”

“Quello che è successo in Giappone non ha cambiato la nostra posizione sulla questione. Oltre ad essere impegnati nel rafforzare la produzione di energia nucleare sul nostro territorio continueremo a realizzare centrali nucleari in altri Paesi, avendo vinto molti appalti all’estero”. E’ quanto ha affermato, oggi, il direttore generale dell’Organizzazione Statale Federale – Agenzia per l’energia della Federazione russa Timur Ivanov durante l’incontro con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan alla firma dlel’intesa sulle rinnovabili. “La Russia ha un piano a lungo termine per lo sviluppo dal nucleare – ha spiegato Ivanov – l’obiettivo è di passare dal 16% al 20% per quanto riguarda la fonti energetiche atomiche. L’energia nucleare è molto sicura ed efficace oggi siamo determinati a proseguire. E Per quanto riguarda i tragici avvenimenti giapponesi, faremo quanto possibile per aiutare la popolazione colpita dal terremoto e dallo tsunami” ha aggiunto Ivanov.

16.12 – Scenari, se nube sale in atmosfera, può raggiungere gli Usa

Se la temperatura del nocciolo dei reattori danneggiati dallo tsunami in Giappone dovesse salire ulteriormente la nuvola radioattiva che in queste ore si sta accumulando sopra l’area di Fukushima e si dirige anche verso Tokyo, potrebbe fare il salto di qualita’ e diffondersi a livello continentale e arrivare addirittura negli Usa. Gli scenari che vengono descritti dagli esperti intervistati nel sito www.climascienza.it sono molto preoccupanti. “Per il momento – spiega al sito web Vincenzo Ferrara, climatologo dell’Enea – possiamo fare scenari di massima e di minima. Se la temperatura sale e se la fuga di radiazioni rimarra’ attiva per diversi giorni (scenario di massima) allora l’ipotesi che quasta possa estendersi anche fino alla Costa occidentale dell’America Settentrionale e Centrale diventa concreta. Anche se va detto che la distanza da coprire sarebbe di circa diecimila chilometri e in quel caso la nube sarebbe piuttosto diluita. Se invece la temperatura rimane relativamente bassa e la nube radioattiva non supera i 1.000-1500 metri di altezza (scenario minimo) allora le ripercussioni saranno solo a livello locale con un raggio di dispersione della nube al massimo di 400 chilometri”.

16.12 – Acqua con elicotteri su reattore 4

La compagnia giapponese chegestisce la centrale di Fukushima, Tepco, sta pensando di versare acqua con elicotteri in una vasca del reattore 4 per raffreddare il combustibile nucleare.

16.09 – Nessun danno a centrale di Omaezaki

Nessun grave danno alla centrale Hamaoka di Omaezaki è stato registrato dopo la nuova forte scossa di terremoto, di magnitudo preliminare superiore a 6 che ha colpito il Giappone alle 22,34, ora locale. Lo riferisce l’agenzia Kyodo, citando l’operatore Chubu Electric Power e la polizia locale e precisando che, nel frattempo, la magnitudo della scossa è stata aggiornata a 6.4.

16.09 – Ministro Esteri: “Possibili danni su salute da radiazioni”

Le radiazioni dovute all’incidente nel reattore n.4 della centrale di Fukushima, in Giappone,  potrebbero essere “dannose per la salute” della popolazione.  Lo ha detto oggi a Parigi il ministro degli Esteri giapponese,  Takeaki Matsumoto, durante la conferenza stampa che ha seguito  la riunione del G8.

16.07 – Marina Usa, riposizionate navi per radioattività

La Marina Militare americana haconfermato che bassi livelli di radioattività sono stati riscontrati su più elementi del suo personale in servizio in Giappone, e per questo sono state riposizionate le unità navali inviate in Giappone.   I test di rilevamento – ha precisato la Navy americana – hanno dato esito positivo per quanto riguarda bassi livelli di radiazioni. Le missioni di soccorso attualmente in svolgimento continuano come previsto, però alcune delle unità navali in arrivo nella zona si posizioneranno sulla costa occidentale di Honshu invece che sulla costa orientale, a causa di possibili “rischi radiologici e di navigazione” ha precisato la Marina.

16.09 – Evacuati 750 addetti Fukushima, rimangono in 50

Sono stati evacuati 750 addetti dalla centrale nucleare di Fukushima 1, a causa delle fughe radioattive, e nell’impianto sono rimasti solo una cinquantina di tecnici.Non sono stati resi noti i livelli di radiazioni nell’area. In precedenza era stato comunicato che le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima sono troppo elevate perchè gli esperti della Tepco vi possano lavorare

16.07 – Belgio favorevole allo stress test centrali

Anche il Belgio è favorevole alla proposta di stress test sulle centrali nucleari. Lo ha detto la ministra dell’Interno, Annemie Turtelboom, uscendo dalla riunione convocata dal Commissario europeo per l’energia, Gunther Oettinger, cui partecipano ministri, responsabili degli impianti nucleari e rappresentanti delle autorità nazionali di controllo. “Durante la riunione ho detto che voglio stress test dei siti nucleari per rivedere tutto quello che riguarda la sicurezza”. La ministra ha sottolineato l’importanza di “un coordinamento europeo” per definire la natura dei test sulle centrali. Turtelboom, dopo aver ricordato che quanto successo in Giappone è “avvenuto a causa di uno Tsunami”, ha anche affermato “che tutto il mondo deve riflettere su come garantire maggiormente la sicurezza delle nostre Centrali” e “imparare la lezione di quanto è successo”. In ogni caso ha ricordato che “il rischio zero non esiste”.

16.04 – Aiea, stabili altre centrali nucleari regione

Le centrali nucleari giapponesi di Fukushima 2 (Daini), di Onagawa e di Tokai, tutte non lontane dalla zona del terremoto e da Fukushima 1 (Daiichi, dove si sono verificate le esplosioni), sono al sicuro e in condizioni stabili: lo dice da Vienna l’Aiea, l’agenzia dell’Onu per l’energia atomica.

15.49 – Francia: “Controlleremo centrali una a una”

Dopo quanto successo alla centrale giapponese di Fukushima, il governo francese ha deciso di controllare “tutte le centrali” nucleari del Paese, “una a una”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Nathalie Kosciusko-Morizet.“Una riunione di crisi su questo tema avrà luogo appena possibile, il Primo ministro me l’ha confermato” ha spiegato stamattina la Kosciusko-Morizet, ai microfoni della radio Rmc Info.La Francia, ha confermato davanti all’Assemblea nazionale il Premier Francois Fillon, non eluderà “nessuna delle domande sollevate” dalla catastrofe in Giappone.

15.46 – Spagna: “Non cambiamo i programmi”

L’incidente nucleare in Giappone non influenzerà la politica energetica della Spagna. Lo ha spiegato il governo spagnolo. “Non è il momento giusto” per discutere la sorte delle centrali nucleari in Spagna, ha affermato il ministro dell’Ambiente Rosa Aguilar. Il governo non chiuderà il vecchio impianto nucleare di Garona prima del previsto, aggiunge il vice primo ministro Manuel Chaves. Gli ambientalisti hanno annunciato manifestazioni per chiedere la chiusura dello stabilimento, la cui vita scade quest’anno, ma è stato concesso già il permesso di continuare ad operare fino al 2013. Il gruppo ambientalista ‘Ecologistas en Accion’ ha sottolineato che l’impianto di Garona è una una struttura simile a quella giapponese di Fukushima. I partiti di estrema sinistra hanno esortato il governo socialista del primo ministro Jose Luis Rodriguez Zapatero ad eliminare gradualmente le centrali nucleari di Spagna, come aveva inizialmente promesso di fare. La Spagna ottiene circa il 20 per cento della sua energia da otto centrali nucleari.

15.40 – Aie prevede aumento richiesta energia rinnovabile

Il numero uno dell’Agenzia internazionale dell’Energia (Aie), Nobuo Tanaka prevede un aumento della domanda di gas e energie rinnovabili, sulla scia della crisi in Giappone. Tanaka definisce comunque una “tecnologia necessaria” quella nucleare.

15.32 – Ambasciatore Petrone: “Soccorsi italiani a Sendai, rischio contaminazione”

Ci sono “rischi di contaminazione”. E’ quanto ha detto l’ambasciatore italiano a Tokio Vincenzo Petrone, raggiunto al telefono dall’Adnkronos. “Questa mattina c’è stata un’esplosione all’impianto nucleare di Fukushima, se ce ne fosse un’altra della stessa maggiore importanza e se il vento portasse verso la città questa nube radioattiva sarebbe un bel problema- ha affermato- per questo consigliamo di partire alle famiglie e alle persone che non hanno ragioni impellenti per rimanere di partire”. Il consiglio è di tornare in Italia o trasferirsi nella parte meridionale del Giappone, coem Osaka “Tutto lo staff dell’ambasciata è rimasto al lavoro ed è impegnato 24 ore su 24, ma gran parte dei loro familiari sono partiti”, ha proseguito l’ambasciatore, in una conversazione brevemente interrotta dalla scossa di magnitudo 6,2 che ha investito Tokio in serata.

15.15 – Usa: “bassa radioattività in base militare nella baia di Tokyo, ma limitare le attività esterne

Gli Stati Uniti hanno reso notoche segni di radioattività di basso livello sono stati rilevati nella base militare di Yokosuka, nella baia di Tokyo, in Giappone. Le autorità americane hanno raccomandato al personale ed ai loro familiari di “adottare precauzioni”. Tra le misure consigliate c’è anche quella di limitare il più possibile le attività esterne.

15.22 – Putin: “Revisionare l’intero settore nucleare russo”

Una revisione “della situazione attuale del settore nucleare russo e una analisi dei piani di sviluppo futuro” è stata chiesta dal primo ministro russo, Vladimir Putin, nel corso di una riunione con i ministri dell’Energia, delle Risorse Naturali e il capo della Rosatom, l’agenzia federale per l’energia atomica. “Dobbiamo essere pronti ad agire in qualsiasi scenario”, ha quindi affermato Putin, sottolineando che la revisione completa dovrà essere pronta “entro un mese”. Intanto, il ceo di Rosatom Sergei Kiriyenko ha fatto sapere che l’estremo oriente russo non è minacciato dall’incidente nucleare di Fukushima in Giappone. Subito dopo la prima esplosione nell’impianto, i russi hanno iniziato un monitoraggio più frequente dei livelli di radioattività da Vladivostok.

14.40 – Autorità sicurezza francese: “Incidente nucleare di livello 6”

Per il capo dell’Autorità per la sicurezza nucleare francese ASN, Andrè-Claude Lacoste, è di livello 6 su una scala di 7 l’incidente nucleare registrato in Giappone. “Ora è chiaro”, ha affermato Lacoste a Parigi. Il livello 7 è stato raggiunto finora solo una volta, con l’incidente di Chernobyl del 1986. La ASN aveva segnalato già lunedì scorso che l’ampiezza della catastrofe scatenata da terremoto e tsunami in Giappone poteva raggiungere quella di 25 anni fa in Ucraina. L’Aiea ha classificato l’incidente di Fukushima a livello 4.

14.57 – Ministro degli Esteri giapponese: “Situazione continua a essere difficile”

A Fukushima, la situazione nei reattori “continua a essere difficile”. L’ha detto a Parigi il ministro degli Esteri giapponese Takeaki Matsumoto. “Lavoriamo in una situazione tesa e facciamo tutto il possibile per risolvere i problemi. Nel reattore 4 c’è un incendio in corso, una situazione che potrebbe creare problemi di salute per le persone che sono intervenute a riparare il guasto. Iniettiamo acqua nel reattore 3 e abbiamo invitato coloro che vivono entro i 30 km a evacuare”.

14.29 – Fukushima, Tepco non riesce a versare acqua per reattore 4

La Tepco non riesce a versare acqua nel bacino di stoccaggio per il combustibile nucleare esaurito presente all’interno del reattore numero 4 della centrale di Fukushima. Lo riferisce l’agenzia Kyodo. Nel reattore, che era fermo per lavori di manutenzione al momento del sisma, si era verificato un incendio.

14.12 – Sala controlli Fukushima, turni accorciati per radioattività

I livelli di radiazione nel reattore numero 4 dell’impianto nucleare di Fukushima, danneggiato dal terremoto e dal successivo tsunami, sono diventati troppo alti per poter continuare a lavorare normalmente dalla sua sala-controllo. Lo riferisce la Kyodo. Secondo l’agenzia, gli operai non riescono a permanere a lungo nella sale, entrano ed escono dalla struttura e continuano a monitorare la situazione da un’altra zona. La situazione sulla radioattività nella zona non è del tutto chiara. Quasi in contemporanea alla notizia della Kyodo, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha fatto sapere che il livello di radiazione a Fukushima “è diminuito”. Questi i dati forniti dal Giappone all’Aiea: all’una di notte (ora italiana), al principale cancello dell’impianto si registrava una dose di 11,9 millisievert all’ora; sei ore più tardi c’era una quantità di appena 0,6 millisievert all’ora. In precedenza era stato segnalata una dose di 400 millisievert di radiazioni, in un punto tra le unità 3 e 4 dell’impianto: un valore elevatissimo, ma rilevato in un unico posto ed in un determinato momento. Proprio a causa di questo elevatissimo valore, era stato allontanato dall’impianto tutto il personale non indispensabile, dopo che dalla zona era già stato evacuata tutta la popolazione.

13.57 – Merkel ferma 7 centrali, “Fukushima è spartiacque”

La Germania chiude almeno fino a metà giugno le sue sette centrali nucleari più vecchie che potrebbero anche non tornare più in attività. Il disastro verificatosi in Giappone costituisce “uno spartiacque nella storia della tecnologia mondiale”, ha spiegato il cancelliere Angela Merkel nell’annunciare la decisione dopo un incontro con i governatori dei laender in cui si trovano gli impianti di Biblis A e B, Neckarwestheim, Brunsbuttel, Isar 1, Unterweser e Philippsburg 1. Si tratta di centrali costruite prima del 1980 in cui nel corso degli anni si sono verificati fra i 39 e gli 80 problemi tecnici. La Merkel ha spiegato che è stata data “priorità alla sicurezza”, poiché i criteri alla base della centrale di Fukushima si sono rivelati “insufficienti di fronte alle forze della natura”. Le 7 centrali tedesche rimarranno spente fino al 15 giugno, data di scadenza della moratoria di tre mesi destinata a verificare la sicurezza di tutti gli impianti nucleari tedeschi, ma il ministro dell’Ambiente Norbert Roettgen (Cdu) ha affermato che “rimane aperta” la questione se tutti gli impianti o alcuni di essi potranno in seguito continuare a produrre energia.

13.50 – A Tokyo radiazioni 10 volte più del normale

Il livello di radiazioni nella città di Tokyo è ora di 10 volte più del normale ma non ci sono pericoli per la salute. Lo hanno detto le autorità municipali.

13.43 Istituo Ispra: “Incidente sale a livello 5”

L’incidente in corso alla centrale diFukushima Daiichi “potrà essere classificabile a livello 5 (dall’attuale 4) della scala Ines dell’Agenzia Internazionale dell’energia atomica”. Lo comunica l’Istituto superiore per la protezione e ala ricerca ambientale (Ispra), il presidio italiano per la sicurezza nucleare. La comunicazione, pubblicata sul sito dell’Ispra, precisa lo stesso istituto si fonda “sulla base delle informazioni disponibili”.

13.29 – Sala controlli Fukushima troppo rischiosa

Le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima sono troppo elevate perché gli esperti della Tepco vi possano lavorare. Lo riferisce l’agenzia Kyodo.

12.43 –  Autorità nucleare francese: “La gravità ha raggiunto il massimo livello”

La gravità della situazione nei reattori nucleari di Fukushima oscilla tra 6 e 7 su una scala di 7. Lo sostiene André-Claude Lacoste, responsabile dell’Authority per la Sicurezza nucleare francese. Finora l’Agenzia Internazionale dell’Energia atomica aveva stimato la situazione al 4 punti della scala. Per avere un confronto con altri disastri nucleari, l’incidente di Chernobyl, in Ucraina, nel 1986, fu valutato 7 su 7 e quello di Three Mile Island, nel 1979, in Pennsylvania, fu di 5 su 7.

12.24 – Divieto di volo entro 30 chilometri da Fukushima

Il ministero dei Trasporti giapponese ha disposto il divieto di volo entro i 30 km dalla centrale di Fukushima 1 (Daiichi), a seguito dei continui problemi sulla messa in sicurezza che hanno portato a fughe di forti radiazioni. La mossa, imposta dall’Aeronautica civile, esclude gli aerei impegnati in operazioni di ricerca e soccorso, e non dovrebbe avere un grande impatto sui voli di linea commerciale del Paese, secondo lo stesso ministero. Simili divieti di volo sono stati imposti tre volte nel recente passato, tra cui uno per il summit G8 in Hokkaido del 2008 e un’altra, lo scorso ottobre, per le riunioni del forum Apec di Yokohama.

11.40 – Putin ordina controlli alle centrali russe

Il premier russo Vladimir Putin ha incaricato l’agenzia atomica russa di analizzare la situazione “nel settore atomico russo” alla luce dell’incidente nucleare in Giappone e, nel termine di un mese, presentare un resoconto al governo. Lo scrive l’agenzia Ria Novosti. “Ho chiesto al ministero dell’Energia, a quello dell’Ambiente e all’Agenzia Nucleare di condurre un’analisi delle attuali condizioni del nostro settore atomico e una revisione dei progetti per lo sviluppo futuro dello stesso”, ha annunciato Putin dalla sua dacia di Novo-Ogaryovo, alle porte di Mosca. “Entro un mese”, ha puntualizzato, “i risultati delle indagini dovranno essere consegnati al governo federale”. Il premier ha sottolineato che la Russia non ha centrali atomiche erette in prossimità di faglie tettoniche, e dunque esposte ai movimenti sismici come è accaduto in Giappone, né prevede di costruirne in tali zone. “Dobbiamo essere pronti ad agire di fronte a qualsiasi eventualità”, ha tuttavia aggiunto. Il capo dell’Agenzia Nucleare, Serghei Kiriyenko, ha ammesso che gli esperti russi non si aspettavano le esplosioni che si sono invece verificate nella centrale nipponica di Fukushima 1, neppure negli scenari piu’ pessimistici. Kiriyenko ha pero’ assicurato che non vi sono rischi di ‘fall-out’ radioattivo per l’Estremo Oriente russo.

11.26 – “I venti portano radioattività su Oceano”

I venti stanno per ora spingendo la nube radioattiva fuoriuscita dalla centrale di Fukushima verso l’oceano, quindi via dalla terraferma giapponese, riducendo così il pericolo di contaminazione nella regione: lo ha detto da Ginevra l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm), la cui portavoce, Clara Nullis, ha spiegato che tuttavia i venti sono in continuo cambiamento.

11.03 – Ampliata area evacuazione

Il premier giapponese Naoto Kan hadetto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km. Il premier  ha esortato tutti coloro che vivono tra i 20 e i 30 chilometri di rimanere al chiuso, perché vicino al reattore numero 3 è stata accertata una radiazione di 400 volte superiore a quella a cui puo’ essere esposta una persona in modo sicuro in un anno; “e il pericolo di ulteriori perdite e’ in aumento”, ha ammesso Kan, pur chiedendo alla popolazione di mantenere la calma. Anche a Tokyo e’ stato evidenziato un livello di radiazioni superiore alla norma, ma le autorita’ sostengono che non ci sia pericolo per la salute umana e comunque nel corso della giornata il livello e’ sceso. Di sicuro quelli che in questo momento stanno lavorando all’impianto di Fukushima sono ad altissimo rischio perche’ sono sottoposti ad un livello di esposizione alle radiazioni molto dannoso. Nell’impianto lavoravano circa 800 persone, ma la societa proprietaria – la Tokyo Electric Power, Tepco – ha chiesto a una cinquantina di rimanere.

10.33 – “Il governo di Tokyo minimizza”

Un esperto nucleare israeliano accusa il governo giapponese di minimizzare il pericolo catastrofe nella regione dell’impianto Fukushima Daiichi.  “Se c’è ricaduta radioattiva di ossido di plutonio, una sostanza molto tossica utilizzata nel reattore esploso, nessuno sarà in grado di rimettere piede nel sito per migliaia di anni”, dice Uzi Even, scienziato nucleare che ha lavorato nel reattore di Dimona, nel deserto meridionale del Negev. “I giapponesi non dicono la verità perché si vergognano”, aggiunge Even intervistato dal quotidiano Màariv. Lo scienziato israeliano, ex deputato del partito Meretz, dice inoltre di nutrire dubbi sul fatto che sia rimasto intatto il nucleo di uno dei reattori esploso due volte, come riferito dai giapponesi.

10.03 – Scendono i livelli di radiazioni

Stanno scendendo gli alti livelli di radiazioni registrati nell’impianto nucleare di Fukushima Daiichi. Lo ha affermato in conferenza stampa il capo di gabinetto del governo giapponese, Yukio Edano. “In prossimità di uno dei reattori siamo arrivati a registrare livelli fino a 10mila microsievert all’ora, ma in serata il livello era 1.300 mSv/h e in calo”, ha detto Edano.

9.05 – Aiea: “Spento incendio reattore quattro”, ma sale temperatura dei reattori cinque e sei

Le autorità giapponesi hanno confermato che l’incendio al deposito di combustibile usato al reattore 4 della centrale di Fukushima è stato spento: lo ha riferito l’Agenzia atomica internazionale a Vienna (Aiea), nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Giappone stamane. Nuovi guai in arrivo dagli altri reattori dell’impianto: un lieve aumento della temperatura è stato rilevato nei reattori numero 5 e 6. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce del governo giapponese Yukio Edano.

9.00 – G8: “Rischio nucleare estremamente elevato”

Lo ha dichiarato stamattina in apertura dei lavori del G8 esteri a Parigi il ministro francese Alain Juppè, dopo un colloquio con l’omologo giapponese, Takeaki Matsumoto.

8.30 – Onde radioattive arrivano a Tokio

Un livello di radioattività “superiore al normale” ma non tale da “essere nocivo per la salute umana” è stato rilevato oggi a Tokyo. Lo ha dichiarato Sairi Koga, un responsabile della prefettura della città che conta 35 milioni di abitanti.

Clicca qui per leggere la cronaca del 14 marzo

Articolo Precedente

La Palestina è fuori moda

next
Articolo Successivo

La rivolta dei “pacifisti” berlusconiani

next