La tragedia in Giappone ha sollevato diversi quesiti nella comunità internazionale circa l’opportunità o meno di continuare o, nel nostro caso, di riprendere con il nucleare. In Italia non rispettiamo la fila nemmeno per comprare il pane e i nostri politicanti credono davvero che ci metteremmo ordinatamente uno dietro l’altro per scappare da una nube radioattiva grande quanto la nota spese Rai di Minzolini?

Ne ha parlato anche Giuliano Ferrara nella prima puntata di Radio Londra, quando ha mostrato un video drammatico in cui un’onda gigantesca travolge l’abitato circostante. Quell’onda però era troppo grossa, c’era qualcosa che non gli tornava… Dopo qualche secondo si è accorto dell’errore, ha tolto il filmino dello tsunami provocato da lui che si tuffa a bomba in piscina e ha lanciato le immagini del vero tsunami giapponese concludendo la puntata invitando gli italiani a smettere di frignare e a imparare a morire educatamente come i giapponesi.

Dopo aver visto il filmato, la Lega ha rapidamente rivisto la sua posizione sul nucleare. Calderoli ha espresso il suo parere negativo dopo che gli è stato spiegato che in seguito a forti terremoti, gli tsunami potrebbero verificarsi anche nel Mediterraneo.

Tsunami nel Mediterraneo? Un vero casino! Sarebbe impossibile speronare i barconi di clandestini e, cosa ancor più grave, l’ondata potrebbe lanciarli direttamente a 20 km all’interno della costa dove sarebbe complicato acciuffarli e segregarli nei centri di accoglienza.

Se poi nella zona ci fossero delle centrali nucleari danneggiate dal terremoto? Sarebbe il caos! I clandestini verrebbero contaminati e chi ci assicura che con le radiazioni non acquisirebbero dei super poteri? Sarebbe la fine. Bossi ce l’ha duro, ma contro gli X-Men sa che non ce la può fare.

La tragedia giapponese è riuscita a far passare per qualche giorno in secondo piano la repressione di Gheddafi, che grazie al disastro nucleare ha potuto sterminare un po’ di oppositori in tutta tranquillità. A Berlusconi la cosa non è sfuggita: una bella tragedia nucleare nostrana potrebbe davvero regalargli una boccata d’aria.

Se oggi scoppiasse in Italia un casino come quello giapponese, chi presterebbe attenzione alle intercettazioni pubblicate su Repubblica in cui le papi girl tirano a sorte per chi debba dargli il c…? Nessuno. Forse solo Berlusconi per sapere a chi intestare gli assegni arretrati.

Purtroppo per lui in Italia ci sono solo i terremoti. L’unico reattore nucleare funzionante si trova sotto Villa Certosa ed è una mini struttura grazie alla quale il premier riesce a caricare le erezioni quando il suo medico ha finito il libretto delle ricette. Gli esperti però hanno dichiarato che la nube radioattiva sarebbe così piccola da nascondere al massimo qualche abuso d’ufficio.

Il nucleare, però, ha anche aspetti positivi. In caso di incidente nucleare con conseguente nube radioattiva la sanità pubblica ne trarrebbe vantaggio. Le interminabili liste d’attesa per una radiografia sarebbero azzerate: per una bella Rx sarebbe sufficiente bere un sorso dal rubinetto di casa.

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