Dirk Jeerd Hamer, un giovane tedesco di 19 anni, viene ucciso con un colpo di fucile nella notte tra il 17 e il 18 agosto 1978, mentre si trovava in Corsica, sull’isola di Cavallo. Per quell’omicidio fu processato e assolto in Francia, Vittorio Emanuele di Savoia. Passano 33 anni ma, finalmente, Vittorio Emanuele di Savoia ammette di aver ucciso il ragazzi, sparandogli nella notte con il suo fucile sull’isola di Cavallo. La ‘confessione’ shock viene registrata con una microcamera, avvenuta nel carcere di Potenza nel 2006 quando Vittorio Emanuele era detenuto per l’inchiesta su Vallettopoli. E’ il Fatto Quotidiano in esclusiva a pubblicarla. Il video mostra il principe intento a vantarsi dell’omicidio con alcuni compagni di cella e di essere riuscito a farla franca nel processo in Francia. “Devo dire che li ho fregati”, dichiara il principe. Principe che si arrampica sugli specchi quando viene interrogato dai cronisti sulle quelle dichiarazioni clamorose. Vittorio E. parla di “video manipolato”, ma il Fatto mostra la versione integrale, senza tagli.

Birgit Hamer, sorella di Dirk, poche settimane dopo lo scoop de Il Fatto scrive una drammatica lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per chiedergli di non stringere la mano di quello che lei chiama “un assassino” in occasione delle celebrazioni per il 150mo anniversario dell’Unità d’Italia con la deposizione di una corona di alloro sulla tomba di Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d’Italia, al Pantheon. Vittorio Emanuele si tiene a distanza dalla folla e dai cronisti, protetto dalle transenne. Il Fatto però intercetta il figlio Emanuele Filiberto che ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, finto meravigliato, dichiara: “Filmato? Quale filmato”.

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