A mezzogiorno del 15 agosto 1945 ora di Tokyo la voce divina del 44enne Hirohito fu ascoltata per la prima volta nella storia dai sudditi dell’impero del Sol Levante: il messaggio radio (inciso su disco e ritrasmesso) informava i giapponesi dell’accettazione della resa nei confronti degli americani. La casta militare nipponica cercò d’impedire la trasmissione, che considerava umiliante. Ma la discesa su terra attraverso l’etere della figura divina del Tenno servì a tenere unito e solidale il popolo sconfitto, anche attraverso il riferimento al “nuovo e crudele tipo di bomba che il nemico ha deciso di impiegare, e il cui potere di devastazione è incalcolabile” (ovvero l’Atomica).

Alle 16 di mercoledì 17 marzo, il 77enne Akihito, imperatore figlio di Hirohito, si è presentato in tv in un messaggio registrato. Accanto a lui negli studi televisivi c’era l’imperatrice Michiko: è stato un altro avvenimento storico – una prima assoluta – per rivolgersi al paese nel momento più grave del Giappone da 66 anni, dal giorno della Bomba H, per chiedere ai suoi sudditi unità e solidarietà di fronte alla sciagura e alla difficoltà.

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