16.58 – Sale ancora numero vittime

Il numero delle vittime in Giappone a seguito del terremoto e dello tsunami della scorsa settimana continua a salire, arrivando a quasi 11mila tra morti e dispersi. Secondo quanto riporta l’agenzia Kyodo, che cita fonti della Polizia giapponese, il numero dei morti confermati in 12 prefetture è 3.373, mentre alle 22, ora giapponese, gli scomparsi risultavano essere 7.558.

16.22 – “Nube in Italia ipotesi improbabile”

La nube radioattiva presente in Giappone potrebbe arrivare ad essere pericolosa in Italia? Secondo Franco Gabrielli, capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, oggi nella sede della Regione ad Ancona per discutere di provvedimenti post alluvione, questa è “al momento, per quelle che sono le informazioni sul circuito internazionale, un’ipotesi largamente non considerata come probabile”. Gabrielli, ai giornalisti presenti, ha spiegato che “noi abbiamo un sistema di calcolo, che è gestito dall’Ispra, l’Istituto di protezione del ministero dell’Ambiente, e che si chiama Aries, che consente, in un’integrazione Ispra-Aeronautica militare italiana, di verificare tutto il territorio europeo. In presenza di una nube tossica che possa interessare il nostro territorio, che prima di arrivare a noi dovrebbe comunque interessare prima la Cina e la Federazione russa, con questo strumento, abbiamo la possibilità di seguirne l’evoluzione e un’eventuale ricaduta a terra”.

16.17 – Gabrielli: in Italia piano adeguato contro radiazioni

”Nel nostro Paese esiste un piano nazionale per le misure protettive da emergenze radiologiche, che consente di rispondere, io ritengo in maniera adeguata, a questi rischi”. Lo ha detto il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli rispondendo ai giornalisti sull’emergenza Giappone. “Il piano – ha aggiunto – fa riferimento al fatto che nel nostro Paese non ci sono centrali nucleari. In Europa ce ne sono quasi 150, di cui 13 stanno a ridosso dei nostri confini e, cioè, nel raggio di 200 km dai nostri territori e, quindi, in un’ipotesi, ad esempio, di classificazione 6 della scala Ines (scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici ndr.) ci sarebbero significativi ritorni sul nostro territorio”. Territorio, ha aggiunto, monitorato “da un sistema che vede in Ispra, l’Istituto di protezione del ministero dell’Ambiente, il punto di avviso internazionale. Esiste poi  un piano sanitario che, laddove arrivassero delle radiazioni provenienti dalle centrali nucleari che sono a ridosso del nostro territorio (sei in Francia, quattro in Svizzera, due in Germania, una in Slovenia), prevede l’attivazione della iodioterapia. Una profilassi che deve avvenire entro 24 ore dalla possibile contaminazione”.

15.54 – Team di italiani partiti per Tokyo

E’ partito dall’aeroporto diFiumicino alle 15 con un volo di linea diretto a Tokyo il team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze inviato dal governo a seguito del terremoto che ha colpito il Giappone. Il gruppo è composto da personale della Protezione Civile, dei Vigili del fuoco e dell’Ispra. La missione, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, ha l’obiettivo di supportare l’ambasciata italiana a Tokyo e di valutare, in accordo con le autorità locali, il possibile contributo del nostro Paese.

15.50 – Faa al lavoro per rispetto no fly zone

La Federal Administration Aviation (Faa) sta lavorando con le compagnie aeree americane per assicurare che i voli per il Giappone rispettino le restrizioni dello spazio aereo imposte nei pressi della centrale nucleare Fukushima Dai-Ichi. Lo afferma – riporta l’agenzia Bloomberg – la Faa, sottolineando che al momento Delta, United Airlines e American Airlines non hanno effettuato alcun cambiamento. “Vogliamo assicurarci che le compagnie – mette in veidenza la Faa – siano consapevoli delle restrizioni e le rispettino”. United Airlines, Delta e American sono le tre maggiori compagnie aree per il traffico sul Pacifico.
15.37 – L’Austria trasferisce l’ambasciata a Osaka

Alla luce della situazione precaria seguita agli incidenti alla centrale nucleare di Fukishima, l’ ambasciata austriaca in Giappone sarà trasferita dalla capitale Tokyo a Osaka, secondo quanto indicato oggi a Vienna dal portavoce degli esteri Peter Launsky-Tieffenthal. Già da alcuni giorni nel consolato austriaco a Osaka è stata installata una “seconda gamba” (dell’ambasciata), ha aggiunto precisando che il “supporto logistico resta invariato”. Il ministero ha peraltro invitato tutti gli austriaci in Giappone, quanto meno quelli nell’area di Tokyo, ad andarsene. “La situazione dopo gli incidenti nella centrale di Fukushima non è controllabile”, ha detto il portavoce. Al momento del terremoto fra 300 e 500 austriaci si trovavano in Giappone: “Non ci sono indizi che qualcuno sia rimasto ferito”. Circa 150 avrebbero già lasciato il Paese.
15.10 – Voli Alitalia regolari

”Da oggi i voli” traItalia e Giappone “sono pieni e regolari, ne abbiamo spostato solo uno su domani, quando ci saranno quattro voli invece di tre”. Lo ha confermato l’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, a margine dell’assemblea generale di Unindustria. “Stiamo mantenendo tutto regolare, anche se i voli viaggiano con il doppio equipaggio”, ha aggiunto.

14.57 – Ministro degli Esteri giapponese: “Situazione ancora difficile”

A Fukushima, la situazione nei reattori “continua ad essere difficile”. L’ha detto a Parigi il ministro degli Esteri giapponese Takeaki Matsumoto. “Lavoriamo in una situazione tesa e facciamo tutto il possibile per risolvere i problemi. Nel reattore 4 c’e’ un incendio in corso, una situazione che potrebbe creare problemi di salute per le persone che sono intervenute a riparare il guasto. Iniettiamo acqua nel reattore 3 e abbiamo invitato coloro che vivono entro i 30 km a evacuare”.

14.38 – Nuova scossa di grado 6,2

Una nuova forte scossa di terremoto, valutata in 6,2 gradi, ha scosso il Giappone. L’epicentro è stato localizzato nella prefettura di Shizuoka, circa 120 chilometri a sud-ovest da Tokyo e nelle vicinanze del monte Fuji, zona dove la scossa è stata maggiormente avvertita, secondo l’Agenzia meteorologica giapponese. L’ipocentro è a soli 10 chilometri di profondità, ha precisato l’agenzia.

14.35 – Ambasciata italiana: “Chi può, lasci il Giappone”

Gli italiani ”che non hanno ragioni impellenti per rimanere, lascino il Paese o perlomeno vadano a Sud’’. E’ l’invito che l’ambasciatore italiano Vincenzo Petrone ha ripetuto ai connazionali dai microfoni di Sky Tg24 pur escludendo al momento un’evacuazione dal Giappone.“Ci sono persone che possono esercitare attività professionali anche spostandosi – ha spiegato il diplomatico – ad esempio molti grandi ristoratori italiani di Tokyo che ora sono a Osaka”. Petrone ha sottolineato che l’ambasciata farà il possibile per mettere in sicurezza gli italiani qualora l’emergenza dovesse farsi “acuta” ma “per ora – ha aggiunto – non siamo ancora a questo punto”. I voli per l’Italia sono comunque operativi e domani sono programmati tre voli dell’Alitalia dall’aeroporto di Narita. Per quanto riguarda infine l’attività dell’ambasciata, ha concluso Petrone, la sede italiana “è assolutamente aperta e non c’è un solo dipendente che sia assente”. Sono circa duemila gli italianiancora presenti in Giappone, di cui un migliaio a Tokyo.

14.15 – Nuovo bilancio vittime: 10mila tra morti e dispersi

Sale drammaticamente il bilancio delle vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone la scorsa settimana. Secondo quanto riportato dall’agenzia Kyodo, il dipartimento della Polizia giapponese conferma oltre 10mila persone decedute o disperse a cinque giorni dal sisma. I corpi identificati sono al momento 1.060 e circa 420 sono stati restituiti alle famiglie.

13.20 – Lufthansa sospende voli sul Paese

La compagnia di bandiera tedesca ha sospeso i voli per la capitale e per la parte nord orientale del Giappone. La decisione è maturata in seguito all’allarme sulla fuga di radiazioni. I voli sono stati dirottati verso le città di Osaka e Nagoya. Alitalia invece sta operando regolarmente i voli su Tokyo Narita e su Osaka, da Roma Fiumicino e da Milano Malpensa.

13.00 – Un robot per cercare superstiti

Per cercare eventuali superstiti neldisastro giapponese sono al lavoro anche diversi team di ingegneri che stanno utilizzando i robot più avanzati a disposizione in questo campo, fra cui un ‘serpentè lungo 8 metri in grado di infilarsi nei cunicoli più stretti. Lo ha affermato Robin Murphy, direttore del Center for Robot-Assisted Search and Rescue della Texas A&M University. L’università nei giorni scorsi stava ospitando un meeting sul tema a cui partecipavano anche i principali esperti giapponesi, che sono subito tornati in patria: “Satoshi Takodoro dell’università di Sendai sta utilizzando proprio nella città giapponese la Active Scope Camera, che è il miglior robot in grado di lavorare in spazi stretti al mondo – scrive Murphy – mentre Eiji Koyanagi utilizza il robot Quince intorno all’area di Tokyo. Anche altri gruppi di cui non ho conferma diretta stanno lavorando utilizzando robot”. La Active Scope Camera è un robot radiocomandato munito di telecamera che ha la forma di un serpente di otto metri di lunghezza.

11.22 – Bilancio ufficiale sisma: almeno 2.722 morti accertati e 3.742 dispersi

E’ di almeno 2.722 morti accertati e di 3.742 dispersi il bilancio ufficiale stilato dalla polizia nazionale giapponese in relazione al terremoto di magnitudo 8,9 che venerdì ha colpito il nord-est del Paese, e allo ‘tsunami’ che ne è scaturito. Ieri il computo si era arrestato a 1.647 unità tra morti e dispersi. I feriti ammontano invece come minimo a 1.885, sempre a livello ufficiale. Le autorità da tempo hanno peraltro avvertito di aspettarsi che il nunero delle vittime superi quota diecimila. Quanto ai danni materiali, la gigantesca onda anomala generata dal sisma ha distrutto o lesionato nel complesso più di 55.830 tra case e altri edifici. In particolare, oltre tremila abitazioni sono state allagate completamente, mentre centotrenta sono bruciate. Tra frane e smottamenti se ne sono contati 68.

9.25 – Borsa in caduta libera

La Borsa di Tokyo ha chiuso con un ribasso del 10,55% dell’indice Nikkei, che è riuscito a fine contrattazioni a contenere il ribasso, spinto in corso di seduta fino a -14, provocato dal panico diffuso tra gli investitori per l’aggravarsi della crisi nucleare. In chiusura, l’indice Nikkei 225 dei valori principali è crollato da quota 1.015,34 punti a 8.605,15 punti. L’attività ha raggiunto il livello record di 5,78 miliardi di azioni scambiate sul primo mercato. L’indice allargato Topix ha segnato una caduta di 80,23 punti a 766,73, con un calo del 9,47%. Per l’indice Topix è il ribasso maggiore registrato dall’ottobre 2008. Per entrambi gli indici è, in termini percentuali, il terzo peggiore di tutti i tempi.

Il governo potrebbe intervenire direttamente sul mercato azionario. Lo ha detto il ministro delle Politiche economiche e fiscali, Kaoru Yosano, suggerendo un’insolita mossa per sostenere i listini, dopo che il Nikkei è crollato oggi del 10,55%, sui timori legati alla crisi delle centrale nucleare di Fukushima. “Potrebbe essere un po’ presto per parlare, ma il governo ha un’opzione di questo genere”, ha concluso.

8.00 – Impazzisce la borsa giapponese

La Borsa di Tokyo va fuori controllo e precipita del 14,4% a causa delle difficoltà nella gestione dei problemi all’impianto nucleare di Fukushima e i rischi connessi alle radiazioni: il Nikkei crolla a 8.257,56 punti.

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