La showgirl Barbara Guerra

Barbara Guerra nuda. Poi vestita da poliziotta con tanto di camicetta in lattex e generosa scollatura. Le foto delle ragazze invitate ad Arcore per il bunga bunga ci sono. Magari non sono rilevanti dal punto di vista processuale, come ha sempre dichiarato il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati. Ma sono state inserite nei faldoni allegati all’inchiesta sul caso Ruby che vede Silvio Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile. Immagini che aggiungono particolari ai racconti di quello che accadeva durante i festini a villa San Martino. In quelle serate che il premier ha sempre cercato di spacciare per semplici cene, in cui gli ospiti facevano quattro salti bevendo qualche bicchiere.

Nei computer e nei cellulari sequestrati nella residenza dell’Olgettina, gli inquirenti hanno trovato diverse foto. E alcune sono osé, come le nove che secondo il quotidiano La Stampa sono state estratte dal pc della Guerra. “Numerose istantanee – si legge nella relazione della polizia – la ritraggono, da sola, nuda in varie situazioni”. Tra queste immagini scattate con l’iPhone, scrive il quotidiano torinese, “ve n’è una che ritrae un paio di gambe nude incrociate, sopra un letto davanti a uno schermo a cristalli liquidi”. In un’altra due donne si danno un bacio saffico. C’è poi un autoscatto della Guerra vestita in finta divisa Police nera, “con cappello con visiera e nella mano sinistra un paio di manette ai polsi. La divisa comprende una camicetta scura, apparentemente in lattex, con una generosa scollatura”. Del resto la predilezione del premier per i travestimenti da poliziotta e infermiera per le ospiti di Arcore risultava già dalle intercettazioni e dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti.

In altri scatti si vedono particolare di villa San Martino: sale da pranzo, lampadari e una camera da letto con fotografie di un giovane Berlusconi sulle mensole. Le immagini sono state riprese con il cellulare la notte del 24 ottobre 2010, quando l’utenza in usa alla Guerra agganciava la cella di Arcore.

Dalle carte depositate dai magistrati milanesi spuntano poi nuove intercettazioni, che non erano state inviate alla Camera per la richiesta di autorizzazione a perquisire l’ufficio del cassiere del premier, Giuseppe Spinelli. Tante le lamentele delle papi girls. Imma De Vivo ad esempio è arrabbiata perché al termine di una serata ha ricevuto dal Cavaliere solo una catenina talmente piccola e brutta da somigliare a “una collanina del cesso”, come racconta alla gemella Eleonora. Poco se paragonata a ricompense assai più generose, come nel caso dei 6mila euro che Elisa Toti racconta alla madre di aver ottenuto dopo una settimana passata ad Arcore.

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