Avete notato? Sono crollati i commenti, qui sul Fatto. Ma non i lettori, che invece crescono. Che è successo? E’ stato introdotto l’obbligo della registrazione. Per pubblicare un commento occorre registrarsi. Mamma mia che paura…!

Lo avevo scritto qualche mese fa. Il grande merito di internet è quello di democratizzare la comunicazione, renderla interattiva, dialogare orizzontalmente e verticalmente. Il grande difetto è quello di consentire a tanti anonimi di straparlare, di aprire bocca e dargli fiato, tanto siamo tutti invisibili, irrintracciabili. (Che poi non è vero che siamo invisibili. Su internet come non mai siamo identificabili, recuperabili, tracciabili nelle viscere del cablaggio che sembra occultarci.) Nell’epoca della comunicazione scarseggiano le idee per cui siamo pronti, non dico a combattere, ma a dire il nostro nome.

E’ bastato che per postare un commento ci si dovesse registrare che, subito, l’interattività è crollata. Rimangono le persone normali, che possono consentirsi di dire quel che vogliono, di non doversi nascondere. Riaumenteranno, vedrete. Anche alla responsabilità per le proprie affermazioni occorre educarsi pian piano. Però, certo, registriamo il fenomeno.

Non vale fare i Braveheart con la maschera. Non è dignitoso fare gli ammazzasette quando nessuno ti vede. Non è interessante fare gli spacconi, esibirsi in sparate e dure reprimende quando, tanto…, non si sa chi c’è dietro al nickname. Le cose vanno male anche per questo. Chi ha votato Berlusconi? Nessuno. Però ha preso il 40% delle preferenze. Ah…!

Un bel modo per cambiare il Paese, la nostra cultura, è dire quel che si crede davvero, dopo averci pensato su a sufficienza, e farlo mettendoci la faccia. Fior di giornalisti qui fa esattamente questo, tutti i giorni, e i lettori gliene sono grati. Se non abbiamo neppure il coraggio di firmare un’idea o di non doverci vergognare per come la riferiamo, allora cosa chiediamo agli altri, ai magistrati, ai poliziotti, ai politici? Per chiedere, prima, bisogna saper essere. E non essere degli eroi. Ma neppure scomparire appena bisogna mettere nome e cognome.

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