Il costruttore amato dalla Chiesa e dal cardinal Bertone. Poi il potentissimo avvocato dell’onorevole Luigi Grillo. Infine una società di diritto lussemburghese. Risultato: a Santa Margherita i nuovi moli si faranno. Sì al porticciolo della discordia, accusato di “chiudere” il golfo. Non importa che contro l’idea si fossero schierati nomi come Renzo Piano, il Comune va avanti per la sua strada.

Dopo anni di polemiche il progetto è stato presentato ufficialmente ieri: un investimento da 70 milioni che prevede moli, bagni extralusso, centri benessere, giardini pensili e 250 posti auto interrati. Amministratori e giornali locali non hanno dubbi sul progetto che “trasformerà la cittadina in un salotto eco-sostenibile”. A guardare le immagini dei rendering dello studio architettonico Gnudi di Milano sorge, però, qualche dubbio: ecco i moli, le passerelle di legno degli stabilimenti e gli enormi scalini di cemento proprio sul mare.

Ma alla presentazione ufficiale di ieri non si è parlato di quello che sta dietro al progetto. A realizzarlo sarà la società Santa Benessere & Social srl. Tra i soci dell’impresa che ha ottenuto la concessione dal Comune c’è la Rochester Holding con sede in Lussemburgo. Un particolare che a qualcuno ha fatto storcere il naso.

Così come la composizione del consiglio di amministrazione. Presidente di Santa Benessere & Social è Andrea Corradino, un nome poco conosciuto al grande pubblico, ma che nella mappa del potere ligure dice molto. Area Pdl, Corradino è prima di tutto l’avvocato dell’onorevole Luigi Grillo, oggi presidente dell’ambitissima commissione Lavori Pubblici del Senato. Sì, proprio Grillo, l’altra anima del Pdl ligure insieme con Claudio Scajola. Sciaboletta a Ponente e nella Carige (la Cassa di Risparmio di Genova dove siedono il fratello Alessandro con il suocero Pietro Isnardi nella Fondazione), Grillo a Levante e nel mondo creditizio (dove può contare amici nella Carispe, la cassa di Risparmio della Spezia, ma anche in Carige e in altri istituti locali, oltre nella Bankitalia dell’era Fazio). Le cronache giudiziarie ricordano appunto le amicizie di Grillo con i furbetti del quartierino e soprattutto con Antonio Fazio. La prima apparizione in pubblico di Fazio dopo il ciclone dell’inchiesta avvenne proprio alla Spezia, il 5 maggio 2007, in un convegno sulle fondazioni bancarie che si tenne a Villa Marigola, centro congressi della Carispe (oggi Carispezia). E proprio l’influenza di Grillo nel sistema bancario e nella Cassa di Risparmio della Spezia, dicono i critici, avrebbe portato Corradino alla poltrona di presidente di Carispezia.

Non basta: nel cda della Santa Benessere ecco Gianantonio Bandera, un nome dal sapore vagamente hollywoodiano, in realtà si tratta di un costruttore molto amato dalla Chiesa. Ma soprattutto dal Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone. Bandera è membro del cda dell’impresa che sta realizzando a Roma un progetto caro al Vaticano, ma ancora più contestato di quello di Santa Margherita: auditorium, uffici e laboratori dell’ospedale Bambino Gesù. Peccato che, secondo Andrea Catarci (presidente dell’XI municipio capitolino), i 23mila metri cubi sorgano praticamente sopra le catacombe di Santa Tecla, a due passi da San Paolo, “in una zona patrimonio dell’Umanità Unesco”. Ma Bandera è legato anche alla Curia di Genova che lo ha nominato Magistrato della Misericordia, la fondazione che amministra i beni della Diocesi destinati ai poveri, un patrimonio enorme. Poi ci sono progetti per posteggi da centinaia di posti auto nelle parrocchie. Ma soprattutto c’è la conoscenza con Bertone che di Genova è stato cardinale. E che a Roma è stato seguito da fedeli amici imprenditori e dirigenti. A cominciare da quel Giuseppe Profiti, presidente del Bambino Gesù, che all’indomani del suo coinvolgimento nell’inchiesta Mensopoli fu ricevuto dal Papa in visita a Savona. Profiti che è stato condannato in primo grado a sei mesi e che oggi è una sorta di ministro della Sanità del Vaticano.

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