Le giraffe sono animali strani, dal collo lungo e il muso buffo.

Se si ponesse ad un passante di una qualsiasi città italiana una domanda del tipo: “Lei ha mai incontrato una giraffa nel suo quartiere?” la reazione più probabile sarebbe un’occhiataccia mista a stupore e incredulità…

In realtà le nostre città sono piene di giraffe dal collo lungo. Braccia meccaniche e azioni chirurgiche, guidate da uomini con il caschetto d’ordinanza, sventrano pezzi di territorio e innalzano santuari della crescita infinita uno dopo l’altro.

Le gru sono un pezzo di giungla che smista pilastri e cemento sopra le poche zolle di terra libera ancora rimasta tra capannoni, outlet, viadotti e tangenziali, quartieri dormitorio, ipermercati, distributori, camini di inceneritori.

Il loro compito è quello di far “viaggiare l’economia“, ad ogni costo, sopra ogni limite. Possibilmente sempre più in alto, un nuovo piano e poi un altro e un altro ancora.

Le giraffe di città si muovono in fretta, tra un cantiere e una variante urbanistica, tra una promessa di un politico e una speculazione riuscita. Sono le amanti di camion grossi e goffi come ippopotami, che ingurgitano macerie, terra, rifiuti, ormai quasi indistintamente, in un via-vai ininterrotto che tutto comprime, macina, sventra.

Le giraffe di città vanno a caccia di verde, e lo colorano di grigio, col beneplacito di una giunta miope che non sa immaginare e guardare al futuro.

Le giraffe di città dalle città vanno cacciate, ponendo fine ad uno scempio che distrugge territorio e paesaggio, qualità della vita e vita di comunità.

Per approfondimenti: www.stopalconsumoditerritorio.it

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