La LM Credit Card, la carta di credito ricaricabile griffata con le iniziali di Lele Mora

“Rivolta a coloro che amano la bellezza, e ne fanno uno stile di vita”. Così Lele Mora presentava la sua ultima creatura, la LM Credit Card, una carta di credito Visa personalizzata lanciata dallo stesso manager dei vip, risultata poi “non autorizzata” dallo stesso circuito Visa e quindi eliminata dal sistema bancario. Per presentare la carta Mora riunisce molti volti noti della sua agenzia (la LM Production) al Villaggio delle meraviglie di Milano e organizza un evento, Welcome 2011. E’ la notte di Capodanno, da mesi i magistrati di Milano indagano sul giro di ragazze portate da Mora ed Emilio Fede (indagati con Nicole Minetti per induzione della prostituzione minorile) nelle residenze del presidente del Consiglio, ma i diretti interessati sono ben lontani dall’immaginare il ciclone che scoppierà poco più tardi.

L’evento Welcome 2011 è un cenone con canti, balli, brindisi. Fra le altre, sono presenti molte ragazze, le “arcorine” che, secondo l’accusa, Silvio Berlusconi pagava in cambio di rapporti sessuali. Fra i tavoli anche Emilio Fede, Paolo Limiti, Platinette ed Eleonoire Casalegno. Scopo della serata è appunto il lancio della nuova LM (le iniziali di Mora) credit card, una carta prepagata, quindi ricaricabile. Il marchio, però, è lo stesso della vecchia società di Mora, la LM Management che lo scorso 10 giugno 2010 è stata dichiarata fallita dal tribunale fallimentare di Milano con un passivo di 19 milioni di euro dovuti al fisco, alle banche e ai fornitori. Il marchio della carta rientra quindi nello stesso asset fallimentare, ma si appoggia al circuito Visa. Si tratta di un prodotto distribuito in esclusiva da Retemanager spacome ha scoperto per prima l’agenzia Adgnews diretta da Antonello De Gennaro – società “plurimandataria assicurativa specializzata nel private insurance” oggi collegata a Blue Life Group Ltd, una holding anglosassone con sede a Londra”.

Una segnalazione arriva a Visa Europa che dopo alcuni accertamenti, verifica che la carta lanciata sul mercato da Mora “non è autorizzata”. Scattano subito i provvedimenti: carte ritirate e sito oscurato. Sul caso indagano anche Banca d’Italia e Guardia di finanza. Dopo le accuse della procura di Milano per induzione alla prostituzione e quelle di emissione di fatture false, bancarotta fraudolenta e riciclaggio  in merito al fallimento della LM Management, per Lele Mora potrebbero esserci nuove conseguenze amministrative e penali.

(ER)

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